Nuova intimidazione contro Pino Maniaci, direttore di Tele Jato, da più di dieci anni in prima linea nella lotta contro la mafia. I suoi due cani, un pastore belga e un setter inglese, trovati seviziati e impiccati
‘Noi siamo TeleJato, voi assassini non ci fermerete‘. È questa la risposta, come sempre coraggiosa e piena di dignità, di tutta la redazione di Pino Maniaci, direttore di Tele Jato, da più di dieci anni in prima linea nella lotta contro la mafia, all’ennesima intimidazione mafiosa. Questa volta le vittime di chi vuole ostacolare la libera informazione sono, purtroppo, i due cani del giornalista, un pastore belga e un setter inglese, trovati seviziati e impiccati.
La crudeltà umana non ha limiti. La storia di Telejato é costellata di atti intimidatori, ma mai come questa volta così codardi e ignobili. I poveri animali, si legge sul sito web dell’emittente, sono stati brutalmente uccisi, presumibilmente malmenati o avvelenati, e successivamente appesi alla recinsione, in contrada Timpanella.
Sul caso ora indagano i carabinieri della locale compagnia di Partinico, presenti al ritrovamento perché impegnati nell’abituale servizio di custodia di Pino Maniaci. “È da alcuni giorni che ci occupiamo dello spaccio di cocaina – dice il conduttore a Repubblica Palermo – La droga in questi ultimi mesi scorre a fiumi nel comprensorio. A qualcuno queste nostre denunce non sono andate giù”.
Appena qualche giorno fa, era sabato scorso, era stata incendiata anche un’autovettura del giornalista, una Bmw in disuso da un paio di anni che si trova parcheggiata nei pressi della sede di Telejato. Ora il gesto meschino e crudele, che però dimostra, ancora una volta, che quei microfoni suscitano timore.
Un gesto da cui è sfuggita la piccola Chira, che ha solo due mesi ed è stata abbandonata davanti la redazione qualche giorno fa. Chira non saprà mai di essersi salvata da quelle “luride mani macchiate di sangue innocente. Chira scodinzola felice per casa e gioca, quei canuzzi indifesi invece non potranno più farlo“, si legge in un altro articolo.
“Loro si sentono uomini d’onore e per noi disonorarli è una questione d’onore“, recita il motto di quella che viene definita la più piccola emittente d’Italia. E allora anche noi non possiamo che unirci al coro di Maniaci, per lui, per i suoi cani, per tutti coloro che scelgono di ribellarsi.
“LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA”, scrive Telejato. E non fa più paura, non intimidisce. Fa solo schifo e manifesta la sua stupida violenza con i più deboli, con chi non si può difendere.
Caro Pino, siamo sempre tutti con te.
Roberta Ragni