Il negozio è sotto sequestro e il titolare è indagato per maltrattamento, truffa ed esercizio abusivo della professione veterinaria.
Cani picchiati e maltrattati, vendita abusiva di farmaci veterinari, acquisto irregolare di cuccioli e cessione di animali senza pedigree spacciati per cani di razza.
Questo è ciò che gli agenti hanno scoperto durante una perquisizione in un negozio di toelettatura per cani di Coccaglio, in provincia di Brescia.
Il negozio aveva aperto le porte a settembre del 2008 ed era gestito da un uomo 40enne che sostiene di aver deciso di aprire il suo primo negozio per la cura e il benessere dei nostri amici pelosi poiché amante degli animali.
L’amore per gli animali non emergeva però dall’attività dell’uomo che, grazie a delle microcamere installate in negozio, è stato scoperto a picchiare i cani durante la toelettatura.
Non solo. Durante il blitz avvenuto grazie al pm Ambrogio Cassiani, che è intervenuto con le forze dell’ordine, sono stati sequestrati ben undici cagnolini, trovati in condizioni discutibili.
Il titolare della Boutique acquistava decine di cuccioli al giorno nati da meno di due mesi e li stipava nel sottoscala e nel locale caldaia in attesa di trovare loro un padrone. L’uomo rivendeva i cuccioli sul web per centinaia di euro, senza avere i permessi necessari per la vendita online, spacciandoli per cani di razza nonostante si trattasse di meticci.
Le indagini della magistratura erano iniziate lo scorso settembre proprio in seguito alla denuncia di una cliente che aveva acquistato un cucciolo venduto come cane di razza a 800 euro. Il cagnolino era in realtà meticcio e per di più affetto da diverse patologie che ne hanno determinato la morte in poco tempo.
A partire da quella denuncia si è scoperto cosa si nascondeva dietro all’attività di toelettatura. Oltre ai maltrattamenti e alle truffe, sembra che l’uomo svolgesse anche abusivamente la professione veterinaria: durante la perquisizione sono state infatti trovate centinaia di confezioni di farmaci veterinari, tra cui vaccini e antibiotici, nonché kit per microchippare gli animali.
In seguito a quanto emerso dalla perquisizione, il negozio è stato posto sotto sequestro ma le indagini sull’attività non sono ancora concluse poiché resta da capire come abbia fatto l’uomo a procurarsi i farmaci.
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Tatiana Maselli