Cani ammessi negli ospedali in Emilia Romagna. Una vittoria a meta’

I cani possono entrare in ospedale per far visita ai loro padroni. È questa una delle nuove norme introdotte dall’Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, che ieri ha approvato il progetto di legge per la modifica della legge regionale 5/2005 in tema di benessere animale. Ma il via libera all’ingresso degli animali in visita ai padroni ricoverati, su proposta del relatore Defranceschi, Movimento 5 Stelle, è una vittoria a metà.

I cani possono entrare in ospedale per far visita ai loro padroni in Emilia Romagna. È questa una delle nuove norme introdotte dall’Assemblea legislativa della Regione, che ieri ha approvato il progetto di legge per la modifica della legge 5/2005 in tema di benessere animale. Ma il via libera all’ingresso degli animali, nato su proposta del relatore Defranceschi, Movimento 5 Stelle, è una vittoria a metà. Ecco perché.

Secondo la Lav, infatti, sono molti i lati negativi, a partire dalla sostituzione della definizione animali “da compagnia” con animali “d’affezione”, “esautorando così l’Accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003, atto dal quale è nata la legge regionale 5 del 2005, promuovendo le specie esotiche, quindi selvatiche, ad “animali d’affezione”. Favorendo così il loro commercio, la loro diffusione e la loro detenzione (dalle iguane ai draghi barbuti, dai serpenti ai pappagalli) seppure problematica, aldilà degli evidenti motivi etici, per gli aspetti sanitari e di sicurezza pubblica“, spiega l’associazione animalista.

Vittoria a metà anche per il divieto di catena per i cani, in vigore fra sei mesi e con una sanzione di appena 150 euro, che dà il via, però, a pericolose deroghe per le quali la casistica (“ragioni sanitarie documentabili e certificate dal veterinario, o per misure urgenti e solo temporanee di sicurezza” senza bisogno di alcuna certificazione) è rimandata a un regolamento attuativo regionale della Giunta, sul quale la LAV “darà battaglia per evitare che rientri dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta“.

E ancora: accanto alla buona notizia della cancellazione delle pericolose parti sulla caccia ai colombi e sull’apertura di negozi o allevamenti di animali senza la qualifica di preparazione sugli animali stessi, prevista dalla legge regionale 5 del 2005, è stato bocciato un emendamento che avrebbe escluso dal divieto di porre animali in premio in lotterie come maialini, asini e vitelli.

In Aula abbiamo ascoltato tanti interventi “a favore degli animali”, peccato che così sia stato effettivamente solo a metà“, conclude la Lega Anti Vivisezione.

Roberta Ragni

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