Nel pieno dell’emergenza incendi, riparte anche la caccia. Doppio massacro per gli animali selvatici

In tante Regioni italiane è già ripartita la caccia con un calendario venatorio anticipato nonostante i numerosi incendi

Non bastano gli incendi che stanno distruggendo interi ettari di vegetazione in tutta Italia e il clima arido che ha già decimato numerosi animali selvatici, in tante Regioni italiane è già ripartita la caccia con un calendario venatorio anticipato.

In Sicilia si può già sparare da questa mattina. “Oltre 25 mila fucili si divertiranno a scaricare piombo mortale su 27 specie, anche rare o in declino, per cinque giorni a settimana fino al 31 gennaio 2021″, spiega in una nota il referente “fauna” Wwf Sicilia Ennio Bonfanti.

Apertura anticipata anche in Calabria nonostante Canadair ed elicotteri siano impegnati senza sosta per spegnere i numerosi incendi. Negli ultimi giorni, sono state 26 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 12 dalla Sicilia, 8 dalla Calabria, 4 dalla Basilicata, 1 rispettivamente da Abruzzo e Campania.

Senza dimenticare la Sardegna, dove i roghi stanno distruggendo diversi ettari di macchia mediterranea e boschi e sono in corso le indagini per individuare i responsabili. O anche l’Abruzzo dove un devastante incendio si è sviluppato nella Riserva naturale Regionale abruzzese di Punta Aderci, sulla spiaggia di Punta Penna, uno dei luoghi più spettacolari lungo costa dei trabocchi, a pochi chilometri da Vasto:

Le cosiddette aperture anticipate interessano moltissime regioni: Basilicata, Calabria, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana, Veneto.

Comunque,giorno più, giorno meno, da oggi e nei prossimi giorni tutte le Regioni (tranne la Liguria dove il calendario venatorio è stato sospeso dal Tar) torneranno a uccidere quaglie, cornacchie, tortore, ghiandaie, gazze, germani e tanti altri animali, non solo volatili.

Ricordiamo che la legge 157 del 1992 sulla tutela degli animali selvatici sancisce che essi sono di proprietà dello Stato e nessun cittadino può disporne. Tranne i cacciatori, –spiega la Lav- che godono di una specifica concessione statale chiamata licenza di caccia. I cacciatori in Italia sono circa 600mila e questa legge permette loro l’uccisione degli animali selvatici a scopo esclusivamente ludico.

A seconda delle Regioni e dei periodi, si può cacciare dai 3 ai 5 giorni la settimana. Il martedì e il venerdì di ogni settimana sono invece giorni di “silenzio venatorio”, durante i quali non è permesso sparare.

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram