Il Tar sospende la caccia al coniglio in Sicilia. È stato accolto il ricorso presentato da Legambiente, Lipu e Wwf
Il Tar sospende la caccia al coniglio in Sicilia. È stato accolto infatti il ricorso contro il calendario venatorio 2020-2021 presentato da Legambiente, Lipu e Wwf. Nello specifico viene sospesa completamente la caccia al coniglio per l’assenza di censimenti, viene stabilita l’integrale protezione delle specie pavoncella e moriglione tipiche delle zone umide, vietati anche immissioni e abbattimenti di fagiano e starna e viene vietata la caccia a gennaio alla beccaccia.
Nello specifico, con un’ordinanza del 26 settembre il Tar ha ribadito alcuni principi già fissati in altre sentenze ed anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa ovvero, la preminenza dell’interesse faunistico-ambientale rispetto all’interesse alla pratica della caccia,che in mancanza di certezza scientifica, l’attività di programmazione, regolatoria e amministrativa deve ispirarsi al principio di precauzione, il quale può giustificare l’adozione di misure di protezione anche laddove permangano incertezze scientifiche sull’esistenza o la portata dei rischi.
Il ricorso è stato presentato dalle associazioni ambientaliste Legambiente, LIPU e WWF, patrocinate dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice del Foro di Palermo che adesso si riservano di agire sul piano dei danni sino ad oggi causati alla fauna siciliana e chiedono l’immediata esecuzione dell’ ordinanza e che vengano date immediate disposizioni agli organi di vigilanza per evitare ogni atto di bracconaggio.
Ricordiamo che la caccia si è aperta domenica 20 settembre. Ignorando i rischi sanitari derivanti dalla caccia e dalle prassi venatorie (uccisione, eviscerazione, dissanguamento di animali), le doppiette hanno ricominciato a uccidere milioni di animali, e continueranno fino al 31 gennaio prossimo, mentre in alcune regioni proseguirà fino al 10 febbraio. E c’è già un lungo bollettino di incidenti.
Nel caso della Sicilia, chi fosse a conoscenza di casi di uccisione, cattura o detenzione di specie protette o, comunque, volesse segnalare altri casi di bracconaggio e di reati in danno all’ambiente ed agli animali, potrà contattare il servizio di Vigilanza del WWF tramite la pagina social QUI oppure via e-mail guardiewwf.caltanissetta @gmail.com.
Fonte: Lipu, WWF, Legambiente
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