In Canada riapre la caccia agli orsi polari. La testimonianza di un cacciatore

La caccia all’orso polare è aperta e a Hopedale, nella regione candese del Labrador, c’è chi già può vantare l’uccisione del primo animale. È Kevin Flowers, che ha sparato al plantigrado a circa 24 chilometri fuori città, sul ghiaccio del mare. La sfortunata vittima misurava quasi 4 metri di lunghezza e circa 3 metri di larghezza. La sua testimonianza è a dir poco agghiacciante.

La caccia all’orso polare è aperta e a Hopedale, nella regione candese del Labrador, c’è chi già può vantare l’uccisione del primo animale. È Kevin Flowers, che ha sparato al plantigrado a circa 24 chilometri fuori città, sul ghiaccio del mare. La sfortunata vittima misurava quasi 4 metri di lunghezza e circa 3 metri di larghezza. La sua testimonianza è a dir poco agghiacciante.

Flowers, che ha cacciato altri tre orsi polari prima, spiega che bisogna agire in fretta quando si ottiene una licenza, perché dura solo una settimana. Se non si uccide un orso polare, dopo la prima settimana la priorità andrà a qualcun altro in lista d’attesa. Ogni anno, infatti, il governo di Nunatsiavut distribuisce una dozzina di licenze per cacciare l’orso e Flowers, non a caso, è sempre il primo della lista.

Per uccidere il suo quarto orso, spiega il cacciatore, ci sono voluti ben quattro colpi con la sua Winchester 300 Magnum di metterlo giù. “Quando l’ho colpito con il primo colpo, ha iniziato a ringhiare“, racconta il cacciatore, che ora potrà vendere la folta e candida pelliccia all’asta, guadagnando molti soldi. Secondo un rappresentante della Fur Harvesters Auction Inc, una pelliccia di orso polare può valere tra i 5000 e i 6000 dollari, anche se ci sono un sacco di fattori che possono aumentare o diminuire il valore, come ad esempio il colore, lo stato delle unghie, le macchie e la lunghezza del pelo.

Ma non è solo il potenziale beneficio finanziario a spingere gente come Flowers a cacciare gli orsi. “Mi è sempre piaciuta la caccia orso polare. Può essere difficile o addirittura pericoloso, a volte. Ho sempre amato lavorare con pelliccia. La pelliccia di orso polare non è qualcosa che puoi finire in un giorno“, dice Flowers, aggiungendo di non avere intenzione di sprecare la carne: “c’è un tizio qui in città, che ha una muta di cani. Ho pensato che sarebbe una buona alimentazione per i cani. Probabilmente gli basterà per due o tre mesi“. Questo è il triste destino a cui sono destinati centinaia di orsi polari ogni anno in Canada, nonostante si tratti di una delle specie a maggior rischio di estinzione.

Roberta Ragni

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