La caccia al lupo in Spagna è autorizzata per controllare la popolazione e prevenire gli attacchi al bestiame, ma in realtà potrebbe esasperare il problema
La caccia al lupo in Spagna è autorizzata – a pagamento – per controllare la popolazione e prevenire gli attacchi al bestiame, ma in realtà potrebbe esasperare il problema.
In Spagna, i lupi non sono visti di buon occhio dai residenti e soprattutto da agricoltori e allevatori, che percepiscono questi animali come una minaccia per loro stessi, per le colture e per il bestiame.
Sebbene gli animalisti si battano ogni giorno per la tutela del lupo iberico, secondo il rapporto Per la convivenza tra uomo e lupo ogni anno tra i 500 e i 650 esemplari vengono abbattuti brutalmente dai bracconieri, avvelenati o cacciati legalmente come trofei.
La caccia al lupo in Spagna è infatti legale e, previa autorizzazione, è possibile abbattere questi animali in natura. Molte società offrono pacchetti convenienza per i cacciatori: la compagnia Caza en Abierto, ad esempio, consente l’uccisione di esemplari maschi e femmina adulti per 3500 euro.
Poiché i lupi sono animali astuti, la caccia avviene aspettando l’animale per tutta la notte accompagnati da una guida esperta.
I cacciatori pernottano sul campo con il fucile in mano, in attesa che un lupo appaia all’alba nei luoghi in cui generalmente viene avvistato. Prima di uccidere l’animale, i cacciatori devono aver versato 2000 euro e per poter ottenere il trofeo devono versare la somma restante.
Secondo Caza en Abierto, il numero dei lupi è tre volte superiore a quello massimo raccomandato e poiché questi animali rappresentano un pericolo per il bestiame, abbatterli è necessario ed essenziale per controllare la popolazione e mantenere l’equilibrio tra la fauna selvatica in natura.
La società assicura inoltre che tutto il denaro ricevuto viene reinvestito per gestire e tutelare l’ambiente e la fauna selvatica.
Caza en Abierto non è l’unica realtà che consente di sparare ai lupi legalmente dietro pagamento di una somma in denaro. Queste società sono molto diffuse in Spagna e le offerte per la caccia al lupo sono sempre più numerose. Un altro esempio è JJ Gomez Caza che, a differenza di Caza en Abierto, non pubblica i prezzi per ottenere i trofei ma promette ai potenziali clienti di poter uccidere esemplari di grandi dimensioni dopo un appostamento di tre giorni al massimo.
Ogni anno, le comunità in cui vivono lupi iberici autorizzano la caccia di oltre 200 esemplari. Possono essere uccisi sia i maschi sia le femmine purché adulti e gli esperti raccomandano di abbattere gli animali più anziani. I cacciatori però preferiscono uccidere esemplari giovani, nella speranza di cacciare quello che erroneamente viene chiamato “maschio Alpha”.
Questo rappresenta un problema perché se viene eliminato un membro del branco che occupa un posto elevato nella gerarchia, come un genitore maschio o femmina, i cuccioli e i giovani rimangono senza leader. L’intero gruppo si trova quindi spaesato e senza guida, privo di controllo e di accesso alle risorse ed è maggiormente portato ad avvicinarsi a zone urbane e allevamenti e ad attaccare il bestiame.
Uccidere in modo casuale un membro di un branco di lupi non risolve gli attacchi da parte di questi animali, anzi, può essere ancora più deleterio per l’uomo, per il bestiame e per le specie domestiche. i leader, attaccando maggiormente, in questo modo, le specie domestiche.
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Tatiana Maselli
Photo credit: Caza en Abierto