Caccia: alle isole Tremiti si legalizza il bracconaggio

Caccia. Sul territorio delle isole Tremiti il bracconaggio viene di fatto “legalizzato”, nonostante la caccia sull’arcipelago sia vietata dal 1995, anno in cui, con l’istituzione del Parco del Gargano, venne introdotto il divieto di cattura, uccisione, danneggiamento e disturbo delle specie animali stabilito dall'art. 11 della legge quadro sulle aree protette, vigente sull'intero territorio del Parco Nazionale del Gargano a cui le isole Tremiti appartengono.

Sul territorio delle isole Tremiti il bracconaggio viene di fatto “legalizzato”, nonostante la caccia sull’arcipelago sia vietata dal 1995, anno in cui, con l’istituzione del Parco del Gargano, venne introdotto il divieto di cattura, uccisione, danneggiamento e disturbo delle specie animali stabilito dall’art. 11 della legge quadro sulle aree protette, vigente sull’intero territorio del Parco Nazionale del Gargano, a cui le isole Tremiti appartengono.

A parere di WWF Puglia, non può essere una deliberazione del consiglio comunale a consentire l’istituzione di aree di caccia nell’arcipelago. Eppure si tratta di ciò che alle Tremiti sta accadendo. All’unanimità l’assemblea comunale ha infatti richiesto l’istituzione di due riserve di caccia, che sarebbero da destinare ai residenti.

È stato stabilito che tali riserve di caccia debbano sorgere sull’isola di San Domino e sull’isola di San Nicola. In merito alla relativa delibera da parte dell’amministrazione comunale di Tremiti, LIPU e VAS hanno notato alcune contraddizioni. Da una parte infatti si indicherebbe come le aree di caccia siano destinate esclusivamente ai residenti, mentre dall’altra si esprimerebbe la speranza che esse possano attirare numerose presenze invernali, affermazione interpretata come un chiaro riferimento al turismo legato alla caccia, che dunque non sarebbe riservata ai soli residenti.

Bracconiere a San Domino - Isole Tremiti

Bracconiere a San Domino – Isole Tremiti

Secondo quanto comunicato da parte di LIPU e VAS, la caccia sulle isole Tremiti è ormai da tempo illegalmente aperta, assumendo la forma del bracconaggio. L’attività venatoria su tali isole non può che porre a serio rischio la sopravvivenza delle numerose specie di volatili che sostano sul loro territorio nel corso delle migrazioni in cerca di riposo e nutrimento, ma incontrando purtroppo un’accoglienza ben diversa.

Gli atti di bracconaggio sulle isole Tremiti, circa due mesi orsono, erano stati denunciati da parte di WWF Puglia con un esposto indirizzato al Parco del Gargano, al Corpo Forestale, al Ministero dell’Ambiente, alla Procura della Repubblica di Foggia e alla Regione Puglia. La caccia illegale avveniva alla luce del sole, senza che alcuna autorità intervenisse per arrestare tale pratica.

WWF Puglia in proposito non aveva ricevuto alcun segnale di speranza ed ora gli attivisti si trovano di fronte alla proposta, definita agghiacciante, del sindaco di Tremiti, relativa all’apertura di due aree di caccia sulle isole e approvata all’unanimità. Suonano amareggiate le parole di Carlo Fierro, Presidente di WWF Puglia, secondo cui gli abitanti delle Tramiti dovrebbero impegnarsi per primi nel preservare i territori delle isole per le generazioni future, evitando di deprivarli della loro biodiversità dal punto di vista faunistico:

“Le isole Tremiti sono un patrimonio mondiale di proprietà di tutti e non solo dei tremitesi che, semmai, hanno un dovere in più: quello di preservarle per trasmetterle intatte alle future generazioni. Invece di impiegare tempo prezioso con deliberazioni inammissibili, l’amministrazione comunale farebbe bene ad occuparsi di questioni più urgenti e importanti che oggi incidono negativamente sull’appeal turistico delle isole, come il recupero dell’enorme patrimonio storico-architettonico che cade a pezzi o come la gestione dei rifiuti che è totalmente inadeguata, tanto per fare due esempi”.

Ci si augura dunque dalle Istituzioni, in particolare dal Ministero dell’Ambiente, dal Parco del Gargano e dalla Regione Puglia, un pronto intervento per contrastare la delibera consiliare che ha chiesto l’istituzione delle due riserve di caccia. Dal Corpo Forestale dello Stato WWF Puglia auspica un deciso intervento per fermare il bracconaggio nell’arcipelago, che costituisce anche una seria minaccia per coloro che, ignari del pericolo, percorrono i sentieri delle isole. Deve essere infatti chiaro a tutti che, secondo quanto dichiarato da parte di Carlo Fierro, anche dopo l’adozione della delibera, l’esercizio della caccia alle Tremiti continua a rimanere un reato.

Marta Albè

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