Una caccia legalizzata che porterà allo sterminio di 2mila ippopotami nei prossimi cinque anni nella valle di valle di Luangwa, in Zambia. Legalizzata perché è stata autorizzata dal governo ‘per fermare un'eventuale diffusione dell’antrace’.
Una caccia legalizzata che porterà allo sterminio di 2mila ippopotami nei prossimi cinque anni nella valle di valle di Luangwa, in Zambia. Legalizzata perché è stata autorizzata dal governo ‘per fermare un’eventuale diffusione dell’antrace’.
Ogni cacciatore potrà sparare cinque ippopotami: la dichiarazione di guerra agli ippopotami fa gola alla Umlilo Safaris, la compagnia di safari che offrirà la possibilità di armarsi di fucile di precisione e di sparare agli animali.
Sulla pagina Facebook della compagnia è già comparso l’annuncio e c’è chi commenta: ‘Posso portarmi via qualcosa?’ ‘Si, le zanne’.
“Con una mossa scioccante e segreta, le autorità dello Zambia hanno annullato la loro decisione del 2016 di sospendere il brutale abbattimento. Le nostre fonti rivelano che il governo si è mosso rapidamente per ripristinare l’abbattimento, forse sperando che questo sarebbe passato inosservato”, spiega Will Travers OBE, presidente Free Born l’ente per la conservazione degli animali.
La motivazione ufficiale è quella di prevenire eventuali futuri focolai di antrace, una malattia potenzialmente mortale causata da batteri che vivono nel terreno. Gli ippopotami sono suscettibili all’infezione e possono trasmetterli agli umani che mangiano carne infetta.
Ma si può legalizzare una strage per paura che in futuro possa esserci un’epidemia? Le battute di caccia si svolgeranno da giugno fino alla fine di ottobre e proseguiranno fino al 2022.
“Stanno usando lo stesso metodo che era stato attuato in passato. Appellarsi a una misura preventiva. Sembra inoltre che non abbiano informato le principali parti interessate nella Valle di Luangwa, tra cui l’Associazione Luangwa Safari e il commissario distrettuale. Le conseguenze negative per migliaia di ippopotami e la reputazione dello Zambia come destinazione del turismo faunistico, non possono essere sottovalutate”, continua Will Travers OBE.
Ippopotamo è nella lista rossa
Ricordiamo che gli ippopotami sono elencati come “vulnerabili” nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) con una popolazione stimata di soli 115-130mila animali.
Secondo Born Free poi il Dipartimento di Parchi Nazionali e Fauna Selvatica non ha fornito prove di sovrappopolazione di ippopotami nel fiume Luangwa né che i precedenti abbattimenti abbiano portato dei benefici. Ancora non ha fornito prove scientifiche una strage possa prevenire un focolaio di antrace.
I dati evidenti sono, invece, quelli sul rischio che tra qualche anno gli ippopotami potranno scomparire. Sempre secondo l’ente di conservazione, nell’ultimo decennio (fino al 2016), oltre 6mila ippopotami sono stati cacciati. Le registrazioni del commercio internazionale mostrano che dal 2004 al 2014 sono stati importati circa 60mila kg di avorio da ippopotamo ad Hong Kong.
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Dominella Trunfio