La capacità dei cacatua ciuffogiallo di aprire i bidoni della spazzatura si è diffusa rapidamente da 3 a 44 aree di Sydney, in soli due anni.
Una ricerca condotta a Sydney, in Australia, ha rivelato che la capacità dei cacatua ciuffogiallo di aprire i bidoni della spazzatura si è diffusa rapidamente da 3 aree a 44, in soli due anni. Un’abilità che hanno dovuto imparare per sopravvivere.
Imitando si impara, questo vale anche per alcune specie di animali. Infatti i cacatua ciuffogiallo (cacatua galerita) hanno imparato gli uni dagli altri come aprire i bidoni della spazzatura per cercare cibo. Questo è quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata su Science in cui si mostra come questo comportamento, prodotto dall’apprendimento sociale e non dalla genetica, si stia rapidamente diffondendo nei quartieri di Sydney in Australia.
I bambini sono maestri dell’apprendimento sociale. Fin dalla tenera età, copiano abilità da altri bambini e adulti. Tuttavia, rispetto agli esseri umani, ci sono pochi esempi noti di animali che imparano gli uni dagli altri”, ha detto Barbara Klump, co-autrice principale della ricerca.
I ricercatori hanno invitato gli australiani a segnalare avvistamenti di cacatua ciuffogiallo mentre fanno dumpster diving, ovvero “si tuffano nel cassonetto”. Fino al 2018, solamente in tre aree di Sydney erano state segnalate storie simili, ma dalla fine del 2019 la capacità di aprire i bidoni della spazzatura si è diffusa rapidamente, con avvistamenti segnalati in 44 aree. (LEGGI anche: Queste gazze ci danno una lezione di riciclo, scambiando i tappi con il cibo. Le BirdBox di Hans Forsberg)
Attraverso una mappatura i ricercatori hanno mostrato come il comportamento in questione abbia raggiunto i distretti vicini a quelli dove già avveniva più rapidamente rispetto a quelli più lontani, indicando che il nuovo comportamento non stava spuntando casualmente in tutta Sydney.
Questi risultati mostrano che gli animali hanno davvero imparato il comportamento da altri cacatua nelle loro vicinanze”, ha sottolineato Klump.
Tuffarsi nel cassonetto
I ricercatori hanno contrassegnato circa 500 uccelli in determinati punti che aprivano il bidone della spazzatura. Dopo aver osservato 160 uccelli in azione, hanno preso nota dei vari passaggi di questa immersione nei cassonetti: in primo luogo, l’uccello solleva il coperchio nell’angolo anteriore con il suo becco; poi, tenendolo leggermente aperto, guarda al suo interno; infine, capovolge il coperchio.
Le tecniche usate dai singoli uccelli però erano leggermente diverse tra loro: alcuni tenevano il manico del coperchio, altri si limitavano a tenere il coperchio stesso, mentre alcuni lo tenevano sia con il becco che con la zampetta. Più le “immersioni” erano geograficamente distanti, più le tecniche degli uccelli differivano.
Abbiamo osservato che gli uccelli non aprono i bidoni della spazzatura allo stesso modo, ma utilizzano tecniche di apertura diverse in diversi sobborghi, suggerendo che il comportamento viene appreso osservando gli altri”, ha spiegato Klump indicando come per loro questi risultati siano l’emergere di sottoculture regionali.
I ricercatori non sono ancora sicuri di come sia iniziato questo comportamento. In un’intervista al The Guardian, il coautore John Martin della Taronga Conservation Society ha ipotizzato che a iniziare potrebbero essere stati dei cacatua che frugavano in cassonetti troppo pieni o già aperti nei giorni ventosi.
Come molti uccelli australiani, i cacatua ciuffogiallo sono rumorosi e aggressivi e spesso si comportano come un branco di galah. Ma sono anche incredibilmente intelligenti, persistenti e si sono adattati brillantemente a vivere con gli umani”, ha detto Richard Major, ricercatore principale senior presso l’Australian Museum Research Institute.
Sebbene la ricerca porterà a una comprensione più ampia della fauna urbana, noi siamo un po’ meno entusiasti. Per via dei tanti alberi abbattuti a favore dell’eccessiva urbanizzazione, i cacatua hanno dovuto adattarsi alle nuove condizioni del loro ecosistema. Immergersi nei contenitori della spazzatura umana per loro ormai è più facile che trovare cibo tra gli alberi, una situazione agghiacciante che dovrebbe farci riflettere.
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FONTE: Science / Max Planck Institute of Animal Behavior
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