Una situazione molto particolare si sta verificando nella campagna inglese dove i bruchi delle querce, infettati da un virus, stanno esplodendo!
Una situazione molto particolare si sta verificando nella campagna inglese dove i bruchi delle querce, infettati da un virus, stanno letteralmente esplodendo!
C’è chi li ha ribattezzati bruchi zombie perché in effetti i poveri animali che vivono nella campagna del Lancashire nel Regno Unito si comportano in maniera simile a quella dei personaggi dei film horror. In questo caso però non c’è niente di fantastico o soprannaturale, a provocare la strana moria di bruchi è un virus.
Si tratta del baculovirus che fa cambiare le abitudini di questi animali che di solito vivono tra il muschio o nelle profondità del sottobosco in modo da stare lontani dalla luce del sole e di non essere facile preda degli uccelli. Al contrario una volta infettati, gli animali vedono cambiato il proprio istinto e si arrampicano sulle cime delle piante, procedono verso il sole e quando giungono alla fine del ramo i loro corpi si liquefanno ed esplodono. In questo modo il virus si diffonde e l’infezione passa ad altri esemplari.
I resti di diversi bruchi della specie Lasiocampa quercus, varietà comune nel Regno Unito e in Europa, sono stati avvistati nell’area della West Pennine Moors (catena montuosa) in Lancashire.
Il dottor Chris Miller, direttore della Wildlife Trust di Lancashire, che si occupa di proteggere la fauna selvatica in tutto il Regno Unito, ha dichiarato:
“Stavo eseguendo una grande inchiesta sulla farfalla a Winmarleigh Moss e notai un bruco che pendeva dalla fine di un ramo di un piccolo cespuglio. Più tardi ne ho visto un altro appeso a una larga foglia d’erba, entrambi erano morti e non intatti. Mentre controllavo altri rami, notai piccoli frammenti di pelle di bruco su un paio di rami che suggerivano che i due che avevo visto non erano gli unici ad essere stati colpiti. ll bruco della quercia mangia erica e mirtillo ed è normalmente nascosto nel sottobosco, è insolito vedere i bruchi in alto in quanto possono essere facilmente uccisi dai predatori”.
In realtà il fenomeno non è nuovo, si è riscontrato già da diversi anni e questo altro non è che l’ultimo focolaio (che speriamo si esaurisca presto). Nel frattempo la Wildlife Trust ha chiesto a chiunque veda bruchi o lumache in alto su alberi e foglie di avvisare immediatamente l’associazione.
Francesca Biagioli