Tra gli emendamenti alla legge di Bilancio proposti da Michela Vittoria Brambilla a favore degli animali vi sarebbe anche un bonus annuo destinato alle famiglie che hanno animali di affezione e che, se sussistono determinati requisiti, potrebbero ricevere una agevolazione dallo Stato
Nuovo bonus in arrivo per chi ha animali da affezione in casa? Potrebbe essere così perché tra gli emendamenti alla legge di Bilancio avanzati da Michela Vittoria Brambilla vi sarebbe un contributo annuo. Il bonus intende venire incontro alle famiglie italiane a basso reddito con animali domestici regolarmente iscritti alla rispettiva anagrafe.
Si tratta di una delle proposte messe a punto dalla deputata di Forza Italia e sottoscritte dai deputati che nella legislatura appena iniziata avrebbero aderito all’”Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente”, come la Brambilla stessa specifica sui suoi canali social.
Cosa prevede il bonus proposto?
Il bonus in questione consisterebbe in una agevolazione di 150 euro ad animale, per un massimo di 3, fino a 450 euro annui. Cifra che, però, potrebbe raddoppiare fino a 900 euro in caso di nuclei familiari in particolari difficoltà. L’emendamento sarebbe pensato per le famiglie con ISEE non superiore a 15.000 nel primo caso e non superiore ai 7.000 nel secondo.
Il tempo è sempre più poco per l’approvazione della manovra del governo Melone e questo pacchetto di emendamenti verrà discusso in aula per ottenerne l’approvazione. Si tratterebbe solamente di una delle misure pensate per incentivare le adozioni di animali di affezione e tutelare le famiglie che scelgono di accoglierne uno o più in casa.
Altre proposte riguarderebbero invece la riduzione dell’IVA su alimenti per animali e cure veterinarie, una delle causa di numerose cessioni di proprietà durante tutto il corrente anno. Non si escludono affatto i finanziamenti del fondo per la lotta al randagismo, con particolare riferimento alla Sicilia e alle altre Regioni meridionali.
Anche la salvaguardia della fauna selvatica e la transizione degli allevamenti intensivi sul suolo nazionale al fine di eliminare totalmente ogni gabbia sarebbero presenti nel pacchetto di emendamenti. Circa quest’ultima tematica, però, attualmente il nostro Paese non starebbe investendo nemmeno un euro.
Attendiamo con ansia di scoprire quali e quanti passi verranno compiuti in tutte queste complesse direzioni anche se guardiamo con particolare preoccupazione ai bonus che potrebbero spingere la cittadinanza ad adozioni inconsapevoli. Chi sceglie di condividere la propria vita con un animale domestico lo fa indipendentemente da un contributo.
Fonte: Michela Vittoria Brambilla/Facebook
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