Le femmine di bonobo aiutano le altre a partorire, come delle vere ostetriche 

Avere le amiche accanto nel momento del bisogno, durante il parto, uno dei momenti più intensi della vita di una mamma. Nel mondo dei bonobo è così che accade. Le femmine infatti fungono da ostetrica l'una per l'altra

Avere le amiche accanto nel momento del bisogno, durante il parto, uno dei momenti più intensi della vita di una mamma. Nel mondo dei bonobo è così che accade. Le femmine infatti fungono da ostetrica l’una per l’altra.

A scoprilo è stato un nuovo studio condotto dagli scienziati dell’Università di Pisa e da quelli dell’Université Claude Bernard Lyon. Secondo i ricercatori, i bonobo sono i nostri parenti animali viventi più vicini e sono più simili a noi di quanto immaginiamo.

I bonobo femminili, infatti, praticano anche l’ostetricia. Per la prima volta è stato notato che animali diversi dagli umani vengano assistiti fisicamente dai propri simili durante il parto. Questo sostegno è reciproco. Il comportamento è stato notato in almeno tre diverse occasioni tra bonobo in diversi parchi in Francia e nei Paesi Bassi.

Le nascite assistite comportano una serie di comportamenti elaborati che di solito iniziano quando le femmine all’interno di un gruppo riconoscono quando uno di loro inizia a entrare nella fase del travaglio. Si riuniscono poi intorno a lei e le offrono la protezione dai maschi che potrebbero interrompere il momento.

A loro modo, danno il giusto valore al momento della nascita di una nuova vita, cercando di creare attorno alla futura mamma un ambiente sereno, scacciando via anche le mosche e altri parassiti. Ma non solo. Aiutano le femmina a mantenere puliti i genitali e monitorano anche i progressi del travaglio annusando frequentemente i liquidi che fuoriescono nelle varie fasi. Solitamente cercano di stare vicine al cucciolo quando nasce.

I ricercatori hanno notato anche che alcune delle “ostetriche” avevano partorito in passato, quindi avevano le idee ben chiare su come aiutare e su cosa andava fatto.

I legami femminili sono sempre forti tra i bonobo. A differenza degli scimpanzé, che cercano di stare da soli quando partoriscono, i bonobo rimangono con altre femmine, forse perché in qualche modo si aspettano di ricevere aiuto.

I ricercatori suggeriscono che l’ostetricia potrebbe essersi evoluta in un antenato umano-scimpanzé-bonobo, ma nel tempo gli scimpanzé hanno perso il tratto mentre diventavano meno sociali. I bonobo invece hanno mantenuto questo comportamento.

“Come negli umani, la nascita nei bonobo è un evento sociale, in cui le assistenti femminili fornivano protezione e sostegno alla partoriente fino alla nascita del bambino. Inoltre, le femmine aiutano la partoriente durante la fase espulsiva eseguendo gesti manuali volti a far nascere il piccolo. I nostri risultati sui bonobo mettono in discussione la visione tradizionale secondo cui il bisogno ‘obbligatorio’ di assistenza era la principale forza trainante che portava alla socialità intorno alla nascita nella nostra specie. In effetti, la nascita nei bonobo non è ostacolata da vincoli fisici e la madre è autosufficiente” spiegano gli scienziati.

Anche se saranno necessari altri studi, a loro avviso, le somiglianze osservate tra bonobo ed esseri umani potrebbero essere correlate all’alto livello di socievolezza femminile di queste specie.

“Dal nostro punto di vista, la capacità delle femmine non imparentate di formare legami sociali forti e cooperare potrebbe aver rappresentato il pre-requisito evolutivo per l’emergere delle ostetriche umane”.

Madre Natura non finirà mai di stupirci!

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Francesca Mancuso

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