Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha autorizzato l'abbattimento di due lupi nella zona di Selva dei Molini, dopo che diversi capi di bestiame sono stati attaccati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli.
Dopo l’approvazione del disegno di legge che consente l’abbattimento dei lupi, arriva puntuale l’autorizzazione ad abbattere due esemplari da parte del Presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. Autorizzazione concessa dopo che diversi capi di bestiame sono stati attaccati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli.
L’abbattimento è previsto in un raggio di 10 chilometri quadrati dalle predazioni accertate, ha validità di 60 giorni dalla data della firma, e verrà eseguito dal Corpo forestale provinciale.
– L’autorizzazione è stata redatta dagli esperti del Servizio forestale provinciale in collaborazione con l’Avvocatura della Provincia, dopo una profonda analisi delle perizie ricevute dall’Osservatorio faunistico e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) – si legge sul sito della Provincia di Bolzano.
Le malghe attaccate dai lupi appartengono al Comune di Selva dei Molini e ai Comuni limitrofi, pertanto i requisiti per la rimozione sono soddisfatti:
A partire dal mese di giugno, diversi capi di bestiame sono stati predati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli. Le malghe in questione appartengono al Comune di Selva dei Molini e ai comuni limitrofi. I requisiti di base per un’autorizzazione di rimozione sono soddisfatti, secondo la valutazione degli esperti del Servizio forestale provinciale e degli esperti legali della Provincia.
Non è tardata la reazione da parte delle organizzazioni di tutela ambientale. La Lega anti vivisezione (Lav) ha dichiarato che nessun animale dovrebbe scontare con la propria vita – la scelleratezza di un assurdo accanimento contro la fauna selvatica -.
Considerato anche il nuovo decreto di Fugatti, presidente della Provincia di Trento, per l’uccisione di una mamma orsa, F36, con cucciolo, la Lav ha deciso di organizzare una manifestazione nazionale di protesta a Trento il 16 settembre.
Di parere simile l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) secondo il quale – sparare ad orsi e lupi non serve – evidenziando che le popolazioni di lupi e orsi non sono ancora in sicurezza e che il pericolo di estinzione non è ancora scampato.
L’Enpa sostiene che l’unico modo per evitare episodi simili sia puntare sulla prevenzione:
L’unica strategia vincente per prevenire le predazioni ed evitare conflitti con le attività antropiche è quella di applicare in modo combinato e congiunti i metodi di prevenzione. I danni alla zootecnia sono causati in primo luogo dall’incuria degli allevatori, i quali, come accade in Trentino Alto Adige, hanno troppo spesso l’irrealistica pretesa di lasciare i loro animali allo stato brado, senza custodia né protezione alcuna.
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FONTI: Provincia di Bolzano/Enpa
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