Nell'area marina protetta di Portofino sono operativi gli idrofoni per difendere i delfini. Il sistema, adottato nell'ambito del progetto Arion, monitorerà il passaggio dei delfini e i movimenti delle imbarcazioni in loro presenza. E tutto grazie a due congegni poco invasivi, due grosse boe dotate di idrofoni e installate in mare
Nell’area marina protetta di Portofino sono operativi gli idrofoni per difendere i delfini. Il sistema, adottato nell’ambito del progetto Arion, monitorerà il passaggio dei delfini e i movimenti delle imbarcazioni in loro presenza. E tutto grazie a due congegni poco invasivi, due grosse boe dotate di idrofoni e installate in mare.
Si tratta del primo progetto di questo tipo realizzato in Europa per monitorare eventuali comportamenti scorretti da parte di chi naviga nell’area marina ligure segnalandoli alle autorità. Il Mar Ligure e la zona costiera di Portofino infatti sono soggetti ad un intenso traffico di imbarcazioni, in particolare durante la stagione estiva, e ciò aumenta in modo significativo il rumore subacqueo e l’inquinamento. Questo tipo di impatto rappresenta una seria minaccia per i cetacei, rendendo difficili le loro comunicazioni e il loro orientamento col sonar.
Cofinanziato al 50% dall’Unione europea nell’ambito del programma LIFE+ 2009 e supportato dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Liguria, il progetto Life+ Arion Systems for Coastal Dolphin Conservation in the Liguria Sea è partito circa un anno fa ma adesso è finalmente operativo. Portofino è stata scelta come primo banco di prova essendo un’area dove si trova una popolazione residente di delfini.
I dati raccolti dalle due speciali boe saranno direttamente comunicati alla guardia costiera di Genova. Inoltre, questo metodo di monitoraggio costituirà il primo database a lungo termine sul comportamento dell’habitat da parte il delfino anche in relazione all’inquinamento acustico subacqueo dell’area marina protetta di Portofino. Il database raccoglierà infatti informazioni sulla vocalizzazioni dei delfini, sui diversi rumori subacquei (motori, pesca a strascico e la borsa seine), sulla presenza o assenza di specie e la correlazione temporale e spaziale con le attività umane.
Oltre alle boe con gli idrofoni, il progetto punta a definire una normativa che possa fornire nuove regole per la navigazione in presenza dei cetacei.
Francesca Mancuso
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