Becco di Rame e il suo veterinario Alberto Briganti hanno raccontato la loro storia al Festival Vegetariano di Gorizia. Tra bambini divertiti e genitori emozionati, l'oca coraggiosa con la protesi al becco ha subito riscosso grande simpatia. Non solo: è questa una grande testimonianza del legame che unisce uomini e animali. La nobiltà del gesto ci ricorda il valore della vita di questi esseri intelligenti e sensibili, prede dell'alimentazione umana.
Questa è la storia di un’oca. Si chiama Ottorino ed è un simpatico esemplare di oca Tolosa, otto chili di piume e starnazzi. Vive felice in una fattoria della Toscana, insieme alle sue amiche galline.
Una sera d’inverno, l’anno è il 2012, una volpe affamata s’intrufola nel pollaio e attacca le galline. Con coraggio Ottorino aggredisce la volpe per salvare le galline e straordinariamente ce la fa. Tuttavia il prezzo che paga è il suo becco. La volpe, infatti, gliene ha staccato un pezzo e Ottorino ora non riesce più a mangiare.
L’oca coraggiosa viene portata allora da un veterinario un po’ particolare. Si chiama Alberto Briganti e di lui si dice che abbia già salvato sei lupi dell’Appennino e tolto un dente a un elefante del circo. Pare anche che abbia salvato un gatto lavato a 90 gradi – per errore – in lavatrice. Però un‘oca col becco rotto non gli era mai capitata. Briganti ci pensa un po’ su e infine decide di applicare una protesi. Prende una lamina di rame e la modella attentamente. Addormenta Ottorino e, con una tecnica innovativa, gliela fissa a ciò che rimane del suo becco.
Al suo risveglio Ottorino ha un becco nuovo e tanta voglia di vivere. Mangia dopo tanti giorni di digiuno e razzola felice. È così che Ottorino diventa Becco di Rame.
Becco di Rame e il suo veterinario Alberto Briganti hanno raccontato la loro storia al Festival Vegetariano di Gorizia. Tra bambini divertiti e genitori emozionati, l’oca coraggiosa con la protesi al becco ha subito riscosso grande simpatia. Non solo: è questa una grande testimonianza del legame che unisce uomini e animali. La nobiltà del gesto ci ricorda il valore della vita di questi esseri intelligenti e sensibili, prede dell’alimentazione umana.
È una storia simbolo, un invito a condividere l’amore per i nostri animali. «Non portate i nostri bambini negli zoo o ai safari – ha detto Briganti – portateli invece in quelle fattore dove vivono felici».
La storia di Becco di Rame, mutilato e ritornato alla vita con una protesi, è anche la storia delle tante persone che superano lo stesso genere di difficoltà. Tant’è che ha fatto nascere una Fondazione in aiuto dei giovani atleti protesici-disabili, che è possibile sostenere acquistando il libro che racconta la storia di Becco di Rame. Una favola reale di amore per gli animali.
Lorenzo Alberini
LEGGI anche:
Le oche dal becco di rame: Ottorino ed Esmeralda, salvate da una protesi