Circo con animali: è ora di metterlo al bando in Italia. Non si può più attendere e così i quasi 2000 animali ancora sfruttati nei circhi del nostro Paese. Bisogna superare queste forme di intrattenimento anacronistiche e dannose per gli animali
Sono oltre 100.000 i cittadini e le cittadine d’Italia che non vogliono più vedere alcun animale imprigionato e costretto a esibirsi in raccapriccianti numeri circensi. Più di 100mila firme sono state raccolte per dire definitivamente basta al circo con animali in Italia.
Il divieto non può più attendere. Lo chiedono gli italiani, che vogliono una svolta storica nella tutela degli animali. Quella svolta può diventare realtà il prossimo 18 agosto.
Entro tale data, il Governo dovrà approvare la Legge delega sullo spettacolo n.106 del 2022 e avrà l’occasione di mettere fine alla sofferenza dei quasi 2000 animali ancora sfruttati dai circensi nel nostro Paese.
La campagna è stata organizzata dall’associazione LAV, Lega Anti Vivisezione, che durante gli incontri con l’Ente Nazionale Circhi e suoi affiliati, ha illustrato una dettagliata proposta di Decreto Legislativo per il “graduale superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti”.
Il progetto intende riconvertire il settore tramite aiuti economici pubblici così da rilanciare il vero circo, senza dover fare uso di animali e senza sponsorizzare la crudeltà un giorno di più. Il circo con animali non ha ricevuto solo contestazioni da parte delle organizzazioni animaliste, ma anche dalla comunità scientifica.
Anche la FNOVI, la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, ha ribadito come sia impossibile garantire il benessere animale sotto il tendone. Le criticità sono tante, dai comportamenti innaturali che leoni, tigri, elefanti devono apprendere forzatamente allo stress generato da luci, rumori, gabbie e spostamenti continui per le attività circensi.
Servono ancora altre prove per mettere al bando una tradizione anacronistica come quella del circo con animali? Gli animali al circo non si divertono e i loro spettacoli non fanno ridere anzi sono spaventosi, in un ambiente che non corrisponde affatto al loro habitat.
Cosa stanno aspettando? Le evidenze scientifiche, il sentito collettivo, gli altri Paesi (circa 50 fra Europa e resto del mondo) che già hanno attuato misure di restrizione e dismissione degli animali dai circhi, non sono forse sufficienti per poter finalmente attuare una Legge-delega a lungo rimandata dai Governi precedenti, ma adesso fortemente necessaria ed in ottemperanza al principio Costituzionale della tutela degli animali, “perché la grandezza di una nazione si vede da come tratta i suoi animali” ha commentato Eleonora Panella, responsabile area animali esotici di LAV.
Non c’è tempo da perdere, manca meno di un mese alla scadenza. Se non l’hai ancora fatto, puoi firmare la petizione QUI. Fai della tua voce quella degli animali, loro non possono parlare.
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Fonte: LAV
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