Almeno una volta al mese, in carcere, sarà costretto a vedere il cartone animato Bambi. Sembra Lercio ma non lo è affatto. La notizia arriva dagli Usa, dove a un bracconiere accusato di aver ucciso numerosi cervi, è stata inflitta anche questa "pena" da parte del giudice
Almeno una volta al mese, in carcere, sarà costretto a vedere il cartone animato Bambi. Sembra Lercio ma non lo è affatto. La notizia arriva dagli Usa, dove a un bracconiere accusato di aver ucciso numerosi cervi, è stata inflitta anche questa “pena” da parte del giudice.
Lo abbiamo visto e rivisto da bambini, un cartone forte, amaro, al centro del quale c’è il piccolo cerbiatto rimasto orfano fin troppo presto. I cacciatori infatti uccidono la sua mamma.
Cacciatori come David Berry Jr, autore di uno dei più grandi casi di bracconaggio di cervi del Missouri. L’uomo infatti è stato giudicato colpevole non solo di aver ucciso i cervi ma di aver prelevato le corna e le teste, lasciando i loro corpi martoriati a marcire.
E non l’unico della famiglia. Anche il padre e il fratello sono stati arrestati ad agosto dopo un’inchiesta di quasi nove mesi con casi registrati anche in Kansas, Nebraska e Canada.
Berry è stato condannato anche a 120 giorni di carcere nella vicina contea di Barton per una violazione della libertà vigilata.
Intanto sta scontando la pena di un anno, durante la quale secondo la decisione del giudice dovrà vedere il cartone della Disney almeno una volta al mese. Ma non solo: dovrà cominciare prima del 23 dicembre 2018.
Una condanna che fa sorridere. L’uccisione e lo scempio dei corpi dei cervi, cacciati illegalmente, dovrebbe essere punita in modo esemplare.
Forse il giudice avrà pensato che la storia del piccolo Bambi possa scalfire il cuore duro di Berry e fargli vedere la vicenda da un altro punto di vista.
Secondo voi, il piccolo cerbiatto ce la farà?
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Francesca Mancuso