Balene spiaggiate in Nord Europa: scoperto il collegamento con le tempeste solari e l’aurora boreale

Le tempeste solari, che sono all'origine delle aurore polari, disorientano le balene e sarebbero addirittura responsabili di alcuni episodi di spiaggiamento

Le tempeste solari, che sono all’origine delle aurore polari, disorientano le balene e sarebbero addirittura responsabili di alcuni episodi di spiaggiamento.

Chi ha detto che il cielo non influenza la Terra e i suoi abitanti? È stata ampiamente dimostrata l’influenza del sole e della luna, giusto per citare i due corpi celesti più importanti per noi. Gli scienziati hanno già le prove del fatto che l’attività solare possa influenzare le abilità di navigazione degli uccelli e delle api. Ma non si tratta sempre di influssi positivi.

Le grandi tempeste solari che si sono verificate alla fine del 2015 potrebbero avere avuto un ruolo nello spiaggiamento di 29 balene all’inizio del 2016.

Secondo nuovo studio, le radiazioni elettromagnetiche potrebbero aver confuso le balene, deviandole in acque poco profonde.

Le tempeste solari sono causate da eruzioni di forte intensità che avvengono sulla superficie del sole. Le particelle elettriche che si sprigionano, arrivano fino a noi, spinte dai venti solari.

Nascono così le aurore boreali e australi, ma quando si verificano tempeste più violente si possono riscontrare problemi e anomalie anche ai satelliti. E a questo punto anche le balene possono farne le spese.

Gli scienziati dell’Università di Kiel, che hanno condotto lo studio, sono rimasti a lungo perplessi sulla causa della morte delle 29 balene. Dalle autopsie è emerso che tutti gli animali erano ben nutriti, giovani e privi di malattie. La loro morte è diventata un vero e proprio mistero per gli scienziati di tutto il mondo, che hanno avanzato diverse teorie, dai cambiamenti climatici all’avvelenamento.

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L’ultima è quella dei ricercatori tedeschi e guarda dritto al sole. Le balene vivono in acque profonde, calde e temperate in tutto il mondo. Molti gruppi vivono attorno alle Azzorre nell’Atlantico orientale ma tra i 10 e i 15 anni di età, i giovani maschi si dirigono verso le regioni polari, attratti dalle enormi quantità di calamari che si trovano nelle acque più fredde.

Il loro viaggio li porta a volte lungo le coste occidentali del Regno Unito e dell’Irlanda e nel mare norvegese. Normalmente tornano sui loro passi ma, in meno di un mese, all’inizio del 2016, 29 si sono arenate nelle coste di Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Francia.

Queste balene si spostano utilizzando il campo geomagnetico della Terra, che non essendo uniforme è più forte in alcuni luoghi e più debole in altri. Secondo gli scienziati, le specie imparano a leggere queste anomalie e utilizzarle per la navigazione. Così non è stato negli ultimi casi.

Adesso hanno scoperto che questi eventi solari avrebbero causato cambiamenti a breve termine nel campo magnetico fino a 460 km, nell’area tra le Isole Shetland e la Norvegia.

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Anche la Nasa sta considerando questa ipotesi e ha avviato uno studio simile, per accertare eventuali collegamenti tra le tempeste magnetiche e il disorientamento di alcuni animali.

Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Astrobiology.

Francesca Mancuso

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