Goodnews: in queste ultime settimane, tra maggio e giugno, sono stati tantissimi i cetacei avvistati nel Mediterraneo Centrale.
#Goodnews: balene e delfini nel Mediterraneo! Era ora che si ripopolassero il mare tra l’Italia e la Spagna e proprio in queste ultime settimane, tra maggio e giugno, sono stati tantissimi i cetacei avvistati nel Mediterraneo Centrale.
A vederli sono stati gli esperti delll’Accademia del Leviatano, l’ente senza scopro di lucro per lo studio e la conservazione dei mammiferi marini che, a bordo di traghetti tra Civitavecchia e Barcellona, monitora i cetacei nel corso di tutto l’anno a partire dal 2011.
In questi anni si è assistito a periodici aumenti e riduzioni degli avvistamenti legati alle stagioni: se in inverno le favorevoli condizioni spingono gli animali a distribuirsi in tutto il Mediterraneo, il permanere di adeguate condizioni di alimentazione anche durante l’estate quasi esclusivamente nel Golfo del Leone e del Mar Ligure spinge gli animali a concentrarsi proprio in queste aree.
I ricercatori hanno intercettato queste migrazione tra maggio e giugno, realizzando circa tre avvistamenti per ogni ora di viaggio, con una media di 10 animali all’ora. Sono stati molti i gruppi di stenelle avvistati, ma anche globicefali, grampi e tursiopi sia in prossimità della costa che al largo, e le balenottere con tanto di piccoli.
La migrazione verso nord è anche confermata dagli avvistamenti lungo un altro transetto a Nord Ovest (Savona-Bastia) monitorato da CIMA Foundation e dal transetto a Nord Est che da Livorno passa per l’arcipelago toscano ed è monitorato dall’Università di Pisa in collaborazione con Corsica-Sardinia Ferries. Entrambi questi ultimi transetti si trovano all’interno del Santuario Pelagos.
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La ricerca viene è all’interno di un network internazionale di enti scientifici che monitorano i cetacei nel Mediterraneo utilizzando lo stesso protocollo di ricerca. Il network di ricerca utilizza traghetti di linea come piattaforme di osservazione e durante i monitoraggi vengono raccolti dati anche su tartarughe marine, traffico marittimo e rifiuti galleggianti.
Il network, coordinato da ISPRA, è attivo dal 2007 e vi partecipano enti di ricerca italiani, francesi, spagnoli, greci e tunisini.
Germana Carillo