Sulle tracce di 52, la balena più sola del mondo (VIDEO)

Da oltre venti anni, le acque dell’Oceano Pacifico sono attraversate da una balena misteriosa, di cui si conosce solo il canto e che gli scienziati hanno chiamato, semplicemente, “52”. Questo particolare cetaceo, che nessuno fino ad oggi ha mai visto, è già entrato nell’immaginario collettivo come "la balena più sola al mondo", che canta senza posa alla disperata ricerca dei suoi simili.

Da oltre venti anni, le acque dell’Oceano Pacifico sono attraversate da una balena misteriosa, di cui si conosce solo il canto e che gli scienziati hanno chiamato, semplicemente, “52”. Questo particolare cetaceo, che nessuno fino ad oggi ha mai visto, è già entrato nell’immaginario collettivo come “la balena più sola al mondo”, che canta senza posa alla disperata ricerca dei suoi simili.

Secondo gli scienziati, i suoni profondi comunemente emessi dalle balene, tanto potenti da superare chilometri e chilometri di acqua, sono canti di corteggiamento prodotti dai maschi per raggiungere e attrarre gli esemplari femmina.

I ripetuti e instancabili canti di 52, con la loro peculiare frequenza di 52 Hz (da cui il nome attribuitogli dagli scienziati), ben superiore a quella che caratterizza i suoni emessi da ogni altra balena, sarebbero pertanto tentativi di procurarsi una compagna. E si sarebbero rivelati infruttuosi, almeno fino ad oggi, proprio per la loro natura anomala: sono, infatti, troppo acuti, al punto che nessun altro cetaceo sarebbe in grado di coglierli e riconoscerli.

52 canto 00

52 è stato “scoperto” per la prima volta nel 1989, quando una squadra del Woods Hole Oceanographic Institution specializzata nell’osservazione e nello studio dei cetacei ha registrato nelle acque del Pacifico un canto che, pur presentando l’impronta tipica di una balena, aveva caratteristiche mai riscontrate in altri esemplari.

Negli anni a seguire, e con una certa regolarità a partire dal 1992, il canto di 52 ha permesso di rilevarne più volte la presenza nelle acque statunitensi e di registrarne gli spostamenti, che non sono mai correlati alla presenza o al movimento di altre specie di balene. Segno che 52, per quanto i suoi movimenti appaiano analoghi a quelli delle balenottere azzurre – anche se, a detta degli scienziati, con una tempistica più simile a quella delle balenottere comuni – ha sempre viaggiato e continua a viaggiare da solo.

Di anno in anno, 52 nuota dalle acque della California centrale fino alle Isole Aleutine, a nord del Pacifico, percorrendo migliaia di chilometri al ritmo di 30-70 al giorno e continuando ad emettere richiami che nessuno dei suoi simili riesce ad udire.

52 spostamenti 00

Gli studiosi non sono stati in grado di identificare la sua specie di appartenenza: le due tesi più diffuse sostengono che possa trattarsi di un esemplare malformato oppure di un ibrido, nato dall’incrocio tra una balenottera azzurra e un’altra specie di balena. Ma non ci sono vere certezze, anche perché nessuno scienziato ha mai “incontrato” 52.

La sua storia, così particolare, malinconica e misteriosa, ha fatto sì che, un poco alla volta, nascesse il mito della “balena più sola del mondo”, che negli Stati Uniti ha già conquistato giornalisti, autori, cantanti, disegnatori e registi, pronti a celebrare 52 come una sorta di simbolo e ad ascrivergli sentimenti e pensieri umani. Gli scienziati, tuttavia, per quanto affascinati dall’enigma, ripetono che non è possibile sapere se 52 sia davvero alla ricerca di compagnia, sottolineando che non ha molto senso attribuire paure, intenzioni e frustrazioni tipicamente umane ad una balena.

“Non sappiamo se si sente solo.” – ha chiosato in proposito, Mary Ann Daher, oceanografa che ha seguito per anni il canto di 52 – “Le aspirazioni emotive che molti riconoscono a 52 Hertz ci parlano più degli esseri umani che ascoltano la sua storia, che di lui.”

Ma la razionalità degli scienziati non può nulla contro l’innegabile fascino di una balena che, anno dopo anno, continua a solcare i mari e a cantare, e che, nonostante i suoi sforzi, sembra destinata a rimanere inascoltata. Un Moby Dick contemporaneo e una metafora vivente, che sembra raccontare la condizione umana, l’isolamento determinato dalla diversità e la difficoltà di comunicare che accompagna la nostra epoca meglio di mille parole. Le suggestioni, insomma, sono tantissime, e tutte affascinanti.

Esattamente un anno fa, il regista Josh Zeman e l’attore Adam Grenier hanno lanciato una fortunata campagna su Kickstarter, con l’obiettivo di finanziare una spedizione di venti giorni alla ricerca della balena solitaria, per poi realizzare un documentario sulla sua storia. Il titolo del progetto è 52: The Search for the Loneliest Whale in the World e, secondo il blog che dà aggiornamenti a riguardo, la spedizione di Zeman ha già avuto luogo, anche se al momento non è dato sapere se il team abbia o meno “incontrato” 52.

Per la risposta, a quanto pare, bisognerà attendere l’uscita del documentario, non ancora programmata. Ma nulla ci impedisce di provare ad immaginare l’enorme profilo di questo cetaceo solitario mentre, coraggioso, libero e instancabile, prosegue il suo viaggio tra le acque del Pacifico, senza smettere mai di cantare.

Lisa Vagnozzi
Photo Credits

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