Avvistate baby tartarughe nelle isole Galapagos: è la prima volta in 100 anni!

Dopo ben un secolo di calo delle nascite finalmente tornano a nascere le tartarughe giganti nell’arcipelago delle Galapagos

Dopo ben un secolo di calo delle nascite per colpa delle specie invasive, calamità naturali e cacciatori di balene, finalmente tornano a nascere le tartarughe nell’arcipelago delle Galapagos.

Un’ottima notizia per una specie, quella delle tartarughe giganti, che per oltre un secolo ha lottato per non estinguersi. Negli ultimi decenni, volontari umani si sono occupati delle giovani tartarughe, tenute in cattività per essere protette, nutrite dalla mano dell’uomo e rilasciate in natura solo una volta diventate adulte – per scongiurare il rischio che queste cadessero preda dei topi e degli altri animali. Leggi anche: Diego, la tartaruga che ha salvato la sua specie, torna finalmente sulla sua isola natia

L’avvistamento di una tartaruga nata in libertà, senza l’aiuto dell’uomo, è la prova lampante che finalmente gli sforzi per la conservazione di questa specie tanto fragile non sono caduti nel vuoto, ma stanno aiutando a ricreare l’ecosistema dell’isola – danneggiato in modo molto grave già a partire dal XVII secolo.

La minaccia principale per questi animali è rappresentata dai topi: questi sono stati portati nell’arcipelago in maniera accidentale, come ‘passeggeri’ clandestini delle navi dei colonizzatori, e sono diventati i principali predatori delle tartarughe. Distruggono i loro nidi e mangiano le loro uova, bloccandone di fatto le attività riproduttive. Per fortuna, l’isola di Pinzòn (dove è stata avvistata la neonata tartaruga) è stata dichiarata rat-free nel 2012, dopo un’impegnativa azione di derattizzazione.

È incoraggiante vedere come gli sforzi fatti stiano dando i loro frutti: la popolazione delle tartarughe infatti è cresciuta negli ultimi decenni, passando da circa 150 esemplari nel 1959 a quasi 500 oggi. Tuttavia molto può essere ancora fatto per salvare le tartarughe e il loro habitat. Il Galapagos National Park ha istituito un programma di protezione delle tartarughe già a partire dagli anni Sessanta, che prevedeva la raccolta delle uova deposte affinché questi animali nascessero e crescessero in un’ambiente protetto; contestualmente, sono state messe in atto strategie di bonifica e derattizzazione che hanno permesso un felice ritorno alla libertà delle tartarughe.

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Fonte: Galapagos Conservancy / The RainForest

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