Questo piccolo e bizzarro mollusco ha finalmente potuto divenire oggetto di studi da parte dei biologi marini italiani
Questo piccolo e bizzarro mollusco ha finalmente potuto divenire oggetto di studi da parte dei biologi marini italiani
Grande gioia per i biologi marini italiani: è stato avvistato, in zona Torre Canne (nel comune di Fasano, in Puglia) un raro esemplare di Tremoctopus violaceus, un mollusco a metà strada fra una seppia e un polpo. Erano più di quarant’anni che si attendeva un incontro del genere per poter finalmente studiare questo animale misterioso e affascinante, che solitamente vive in acque oceaniche (motivo per cui è così raro vederlo nei nostri mari).
L’avvistamento è avvenuto, come di solito accade, ad opera di alcuni semplici cittadini che hanno realizzato un video amatoriale di questo bizzarro animale marino spiaggiato e che lo hanno poi consegnato alle autorità scientifiche. Quello pugliese non è stato l’unico esemplare registrato sulle coste italiane: altri avvistamenti della specie sono stati infatti segnalati sulle coste della Sardegna, e ciò ha permesso ai ricercatori delle Università di Cagliari e di Bari di condurre uno studio approfondito sul Tremoctopus, che è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica MDPI.
Quattro sono le specie riconosciute all’interno del genere Tremoctopus: T. gelatus, T. gracilis, T. robsoni e T. violaceus (la specie avvistata sulle coste italiane). Si tratta di un mollusco non molto grande (ha una lunghezza che varia fra i cinque e i dieci centimetri) che ricorda, nella sua forma e nei suoi movimenti, ora una seppia (per via del corpo lungo e affusolato) ora un polpo (grazie ai grandi tentacoli che usa per muoversi nell’acqua). Oltre al bizzarro aspetto esteriore, c’è un’altra peculiarità che caratterizza questo animale – ovvero le sue strategie difensive dall’attacco dei predatori: oltre a spruzzare inchiostro se costretto a difendersi, come fanno le seppie, il Tremoctopus è dotato di una membrana che gonfia e sgonfia a mo’ di mantello, in modo da illudere il predatore sulle sue reali dimensioni, apparendo di fatto più grande e minaccioso di quanto non sia in realtà.
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Fonte: MDPI
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