Pene più severe, distruzione obbligatoria dell'avorio illegale e miglioramento della formazione delle forze di polizia. Sono queste, secondo una risoluzione approvata ad ampia maggioranza ieri dai membri del Parlamento Europeo, le azioni più necessarie che l'Europa deve mettere in campo per combattere la caccia illegale e l'uccisione a scopo di lucro di rinoceronti, elefanti e altri animali selvatici.
Pene più severe, distruzione obbligatoria dell’avorio illegale e miglioramento della formazione delle forze di polizia. Sono queste, secondo una risoluzione approvata ad ampia maggioranza ieri dai membri del Parlamento Europeo, le azioni più necessarie che l’Europa deve mettere in campo per combattere la caccia illegale e l’uccisione a scopo di lucro di rinoceronti, elefanti e altri animali selvatici.
“Se non adotteremo misure radicali molto rapidamente per fermare queste pratiche illegali, presto non ci sarà più nemmeno uno di questi iconici animali selvatici sulla terra. Dobbiamo trattare questa strage come una criminalità organizzata, alla stregua del commercio illegale di droga” , ha detto l’olandese Gerben -Jan Gerbrandy, che ha chiesto un’interrogazione orale sulla questione alla Commissione europea e ha redatto la risoluzione.
I crimine sulla fauna selvatica, infatti, sono la quarta attività illegale al mondo, dopo il traffico di droga, la contraffazione e la tratta di esseri umani, con un fatturato annuo di almeno 19 miliardi di dollari. L’Unione europea è un mercato significativo e una via di transito per il commercio illegale delle corna di rinoceronte, dell’avorio e di altri animali e piante in via di estinzione. Ciò la pone in una posizione privilegiata per fermare questo commercio.
Ma, poiché si tratta di un’attività globale e la domanda è in crescita soprattutto nel sud est asiatico, è fondamentale anche fare pressione sugli altri Paesi. Come? Ad esempio, sollevando il problema negli scambi politici, commerciali e nelle relazioni bilaterali dell’UE con i paesi chiave, tra cui il Vietnam, la Tailandia e la Cina (che proprio pochi giorni fa ha effettuato la più grande distruzione di avorio mai registrata nel Paese).
“Le corna di rinoceronte sono più costose della cocaina e dell’oro, ma, allo stesso tempo, è facile contrabbandarle, il rischio di essere presi è molto basso e le sanzioni, se imposte, spesso non sono sufficienti per agire come deterrente”, aggiunge il Commissario Janez Potočnik, annunciando che la Commissione europea darà il via a una consultazione pubblica sulla questione il mese prossimo.
Per consultare il testo adottato clicca qui e vai su 15-01-2014
Roberta Ragni
Leggi anche:
Avorio: la Cina ne distrugge oltre 6 tonnellate per combattere i traffici illeciti