Una notizia storica dalla Cina. La promessa di mettere al bando il commercio d'avorio e salvare gli elefanti sembra mantenuta. Il colosso asiatico infatti sta iniziando a chiudere i negozi e fabbriche che intagliano l'avorio. La prima tornata di chiusure riguarda circa un terzo di tutti i negozi e le fabbriche, secondo i documenti rilasciati dalla State Forestry Administration cinese
Una notizia storica dalla Cina. La promessa di mettere al bando il commercio d’avorio e salvare gli elefanti sembra mantenuta. Il colosso asiatico infatti sta iniziando a chiudere i negozi e fabbriche che intagliano questo ambito materiale. La prima tornata di chiusure riguarda circa un terzo di tutti i negozi e le fabbriche, secondo i documenti rilasciati dalla State Forestry Administration cinese.
A darne conferma è WildAid. Alla fine dello scorso anno, la Cina aveva annunciato l’intenzione di bloccare tutte le vendite di avorio nazionali entro la fine del 2017. Il paese è attualmente il più grande mercato del mondo per i prodotti in avorio ricavati dalle zanne di elefante. Anche se il commercio internazionale è proibito, fino a 30.000 elefanti vengono uccisi illegalmente ogni anno per le loro zanne.
“Queste chiusure dimostrano che la Cina fa sul serio nella chiusura del commercio di avorio e per aiutare l’elefante africano”, ha detto Peter Knights, CEO di WildAid. “Il prezzo dell’avorio è sceso di due terzi dai massimi precedenti, quindi ora è un cattivo investimento. Ci aspettiamo ulteriori cali non appena si avvicinerà la chiusura totale alla fine dell’anno”.
Il calo del costo dell’avorio scoraggia anche il commercio illegale.
Un rapporto pubblicato nei giorni scorsi da Save the Elephants ha evidenziato che il prezzo all’ingrosso delle zanne d’avorio in Cina era sceso a $ 730 per chilogrammo, un calo importante rispetto alle cifre del 2014, quando l’avorio costava $ 2.100.
Evidentemente, anche le campagne di sensibilizzazione hanno dato i loro frutti, informando gli amanti dell’avorio delle terribili violenze che i loro acquisti comportavano per gli elefanti.
Finora in Cina operavano 34 fabbriche ufficiali sparse in tutto il paese. Dodici sono state chiuse. Di queste, 10 praticavano anche la vendita dal dettaglio dei prodotti intarsiati. Inoltre, 45 dei 130 punti vendita dotati di licenza sono già stati avviati alla chiusura.
Per approfondire l’argomento leggi anche:
LA CINA METTERÀ AL BANDO IL COMMERCIO D’AVORIO
COMMERCIO DI AVORIO: ACCORDO STORICO TRA USA E CINA PER VIETARLO
La notizia è stata rilanciata anche da Leonardo DiCaprio su Instagram:
“L’anno scorso la Cina ha promesso di fermare la vendita di avorio di elefante per la fine del 2017. Ora sta lavorando bene su quella promessa: 67 fabbriche di sculture in avorio e negozi di vendita al dettaglio in tutto il paese chiuderanno venerdì, e il resto durante l’anno. Questa è un’ottima notizia per i 30.000 elefanti uccisi ogni anno per le loro zanne in Africa”.
Un post condiviso da Leonardo DiCaprio (@leonardodicaprio) in data:
Francesca Mancuso