AAA cercasi custodi a ospitare 40 asinelli sotto sequestro. È l’appello lanciato dal Rifugio degli Asinelli di Sala che cerca appunto persone disposte ad aiutare questi bellissimi animali e dargli un nuovo futuro. Attualmente gli asini si trovano in un’azienda agricola e le spese di gestione, che ammontano a circa 8 mila euro al mese, sono pagate dai proprietari.
AAA cercasi custodi a ospitare 40 asinelli sotto sequestro. È l’appello lanciato dal Rifugio degli Asinelli di Sala che cerca appunto persone disposte ad aiutare questi bellissimi animali e dargli un nuovo futuro. Attualmente gli asini si trovano in un’azienda agricola e le spese di gestione, che ammontano a circa 8 mila euro al mese, sono pagate dai proprietari.
“Vogliamo scongiurare la possibilità che gli stessi proprietari chiedano il dissequestro ai fini della macellazione, portando come motivazione proprio il pagamento delle spese mensili”, spiega la Fondazione senza scopo di lucro che dal 2006 si occupa del benessere di asini, muli e bardotti.
Gli asini si trovano in provincia di Alessandria per questo è auspicabile che i custodi si trovino nel nord-ovest dell’Italia sia per abbattere le spese di trasporto (a carico dei custodi) che i rischi legati allo stress del trasferimento.
Ricordiamo che lo scorso novembre i carabinieri forestali coadiuvati dagli ispettori del servizio veterinario Asl di Alessandria avevano trovato nell’azienda agricola in questione dodici asini morti e ottanta in condizioni pessime. L’allevamento con sede tra Bosio e Ceranesi era finanziato anche con fondi europei.
“Ovviamente è fondamentale che i proprietari vengano perseguiti, come succederà. È altrettanto fondamentale che gli asini sopravvissuti a quell’inferno non paghino ulteriori conseguenze: per evitarlo, è importantissimo trovare al più presto una casa per tutti gli asini sotto sequestro”, spiega Fabrizio Massa, responsabile benessere del Rifugio degli Asinelli.
Quattro asini, quelli in condizioni più gravi, saranno presi in carico dal Rifugio nelle prossime settimane, ma sono ancora decine quelli che hanno bisogno di una mano. La maggior parte è in discrete/buone condizioni fisiche, ma dovrà essere posta una particolare attenzione alla loro gestione futura, visti i gravi problemi che hanno affrontato nei mesi scorsi.
“Ringraziamo il Servizio veterinario dell’ASL di Alessandria, che si è dimostrato disponibile a intervenire tempestivamente per risolvere la situazione sul posto e, successivamente, per garantire le migliori cure possibili a questi sfortunati asini”, spiega la Fondazione.
Chiunque abbia la possibilità di accogliere alcuni degli asini sotto sequestro contatti il Rifugio al numero 015.2551831 (Fabrizio).
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Dominella Trunfio