Arthur aveva 17 ani ed era l'orso bruno più grande della Romania, ma qualche settimana fa è stato brutalmente ucciso
Arthur era considerato l’orso più grande della Romania e uno dei possenti di tutta Europa, ma qualche settimana fa è stato ucciso. A sparargli non sarebbe stato un comune cittadino, bensì dal principe Emanuel del Liechtenstein, durante una battuta di caccia in un’area protetta dei Carpazi. A riportare la riprovevole vincenda l’Ong rumena Agent Green, che ha chiesto alle autorità di fare luce sul caso e ha condannato fermamente la caccia ai trofei, prassi consolidata nonostante l’orso bruno sia una specie tutelata a livello europeo.
Secondo quanto riportato dall’associazione, il principe Emanuel von und zu Liechtenstein ha ricevuto una speciale approvazione dal Ministero dell’Ambiente della Romania per abbattere un cucciolo di orsa che la scorsa estate aveva causato alcuni danni nelle fattorie di Ojdula, nella contea di Covasna. “In realtà però il principe non ha ucciso un esemplare ritenuto pericoloso, ma un maschio che viveva nei boschi e non si era mai avvicinato alle località” spiega Agent Green.
Il retroscena dell’uccisione dell’orso
Per la Romania l’orso Arthur era diventato una sorta di mascotte per le sue notevoli dimensioni, ma non era solito avvicinarsi ai centri abitati né tanto meno aveva mai fatto del male a nessuno.
“Arthur aveva 17 anni ed era l’orso più grande mai osservato in Romania e probabilmente il più maestoso esemplare vivente sul territorio dell’Unione europea.” – racconta Gabriel Paun, presidente dell’Agente Green. – Mi chiedo come il principe abbia potuto confondere una femmina che frequenta il villaggio con l’esemplare più maestoso che viveva nella foresta. È chiaro che il principe non sia venuto per aiutare i residenti della zona per risolvere un problema, ma piuttosto per uccidere l’orso e portarsi a casa il trofeo più grande da appendere al muro. Abbiamo a che fare con un caso di bracconaggio, dal momento che hanno sparato all’orso sbagliato “.
Quella avvenuta in Romania è una vicenda assurda, che non può essere ignorata, a maggior ragione perché l’orso bruno rientra tra le specie protette dal diritto dell’Ue e dalla Convenzione di Berna. L’abbattimento di questi animali rappresenta, infatti, l’ultima spiaggia nel caso in cui le alternative si dovessero rivelare fallimentari. Inoltre, la Commissione Europea ha previsto un budget per gli Stati membri destinato a risarcire gli agricoltori che subiscono dei danni nelle loro proprietà a causa di animali selvatici come gli orsi. Ciò che è avvenuto al povero Arthur non può quindi essere tollerato.
“La Romania ha il privilegio di essere stata in grado di fornire l’habitat per questa specie emblematica.” – ha aggiunto Paun – “È necessario un piano nazionale ambizioso che affronti le minacce alla specie e investa in misure di coesistenza e co-adattamento. Successivamente, il Paese potrà essere promosso come capitale della biodiversità europea.”
Fonte: Agent Green
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