Il povero rapace era una triste attrazione turistica di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, con il pieno consenso del Comune che ora vuole porre fine a questa "attività". Dopo le proteste il sindaco del borgo afferma che l'iniziativa non sarà più sostenuta dall'amministrazione comunale
Legata sotto il sole ardente su un trespolo, bloccata affinché non spiccasse il volo. Questa la fine di una splendida aquila costretta fino a pochi giorni fa a comparire in foto ricordo del famosissimo borgo di Civita Bagnoregio, in provincia di Viterbo, per attrarre i turisti e dar loro il benvenuto.
Un triste spettacolo che era stato sovvenzionato proprio dal Comune di Civita di Bagnoregio con tanto di stemma in bella vista. Le condizioni del povero rapace sfruttato in quel modo hanno provocato l’indignazione di molti visitatori e animalisti.
Dopo le proteste la LAV Lega Antivivisezione ha chiesto al Sindaco Luca Profili di dire basta a questa iniziativa che urla sofferenza. Una pratica che, oltre a essere inaccettabile, è altamente diseducativa per un Paese che dice di voler tutelare il benessere animale, ma poi nell’effettivo si muove nella direzione opposta.
Per fortuna la richiesta dell’associazione è stata accolta prontamente dal Sindaco di Civita di Bagnoregio. Profili ha garantito che il Comune ha predisposto “l’interruzione dell’iniziativa” poiché era già volontà dell’amministrazione comunale di non dare seguito a questa deplorevole attrazione turistica.
Nel frattempo il nostro ufficio legale sta preparando una richiesta di controlli che nelle prossime ore sarà inviata ai Carabinieri Forestali per chiedere il loro intervento a verifica delle condizioni di detenzione dell’aquila,
rassicura la LAV che si è resa disponibile a seguire il caso dell’aquila e a collaborare con il Comune del borgo per attività che non prevedano più l’uso e lo sfruttamento di animali.
Fonte: LAV
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