È l’unica femmina fertile dell’alveare, leader incontrastato dell’arnia e la sua grandiosità è tutta racchiusa in questo video.
È l’unica femmina fertile dell’alveare, leader incontrastato dell’arnia: l’ape regina è il cardine della società più perfetta e articolata del regno animale. E la sua grandiosità è tutta racchiusa in questo video.
Su Twitter, infatti, abbiamo scovato pochi secondi pubblicati da un apicoltore, Marco Valsesia, che sui social trasferisce tutta la sua passione.
Tra gli altri, ha pubblicato un video in cui “lascia andare” una nuova ape regina vergine tra api orfane.
Non era un blocco di covata, ma una situazione di emergenza di un nucleo in cui hanno eliminato la vecchia regina, spiega Marco in un tweet.
Eccolo, lo spettacolo è sorprendente:
Quasi dimenticavo di mostrarvi il primo contatto di una regina con api orfane (di un nuovo sciame). Molto timida inizialmente sua maestà e poi sembra quasi inchinarsi al popolo🐝 pic.twitter.com/58yRZSdQBk
— Marco Valsesia 🐝🍯 (@marco_valsesia) July 15, 2021
La vita (difficile) della regina
Se le celle delle operaie sono esagoni di forma regolare ben allineati sullo stesso piano, il trono della regina somiglia a un bozzolo allungato, adatto a ospitare un individuo più grande degli altri. Tra le api da miele (Apis mellifera), la regina raggiunge i 18-20 mm di lunghezza, mentre le operaie i 10-15 mm e i fuchi, i maschi di ape, i 15-17 mm.
Perché è leggermente più grande l’ape regina? Perché si nutre di pappa reale, che altro non è che una secrezione molto proteica prodotta dalle ghiandole delle giovani operaie. L’uovo prescelto viene messo nella cella reale e nutrito dalle operaie con pappa reale per 16 giorni; tutte le altre uova, alloggiate nelle cellette esagonali in serie, riceveranno pappa reale per i primi tre giorni e poi polline e nettare.
Con la pappa reale, le api che saranno regine aumenteranno il loro peso larvale di 1500-2000 volte. La regina, alimentata per tutta la vita a pappa reale, vivrà 3-4 anni; le operaie, soltanto per 45, faticosissimi giorni. Dopo 16 giorni di metamorfosi (per la regina), 21 (per le operaie) o 24 (per i fuchi), le larve raggiungono la piena maturità, ma già entro i primi 10 giorni, l’ape regina si accoppia con uno o più fuchi.
Fino alla fine del ciclo di vita, l’unica funzione della regina è quella di produrre uova in quantità sufficiente a moltiplicare le api operaie, a ritmi davvero impressionanti: durante le stagioni di bottinatura (la raccolta di nettare e polline, che va da aprile ad agosto) muoiono ogni giorno anche 3000 api operaie. La regina le sostituisce con nuove generazioni, deponendo quotidianamente 1500-3000 uova.
Quando una regina vergine è pronta all’accoppiamento, emette un richiamo olfattivo che attira tutti i maschi di colonie vicine anche a distanza di un chilometro. Prende avvio il cosiddetto volo nuziale, per cui i fuchi che riescono a salire con lei fino a 600-700 metri d’altezza la feconderanno. In un solo volo la regina riuscirà a immagazzinare spermatozoi per fecondare uova per tre anni, per almeno per 5 mesi all’anno, da aprile ad agosto.
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