Oltre 50milioni di api morte e 600 alveari distrutti in Croazia e sotto accusa ci sono i pesticidi utilizzati nelle coltivazioni adiacenti alle arnie.
Numeri da capogiro: oltre 50milioni di api morte e 600 alveari distrutti in Croazia, precisamente nella nella contea settentrionale di Međimurje al confine con l’Ungheria e sotto accusa ci sono i pesticidi utilizzati nelle coltivazioni adiacenti alle arnie.
Si parla di disastro ambientale e nel banco degli imputati ci sono ancora una volta i trattamenti fitosanitari che sono stati utilizzati nella colza e nelle patate e adesso il governo di Zagabria ha aperto un’indagine per analizzare i campioni delle api morte, ma anche il miele e i campi circostanti agli alveari.
L’Istituto di sanità pubblica della contea di Međimurje condurrà test sul miele, mentre l’Istituto di farmacologia e tossicologia della facoltà di veterinaria di Zagabria si occuperà di risalire alle cause della moria delle api.
50 milyondan fazla arı öldü! Balıyla ünlü Medjimurje, afet bölgesi ilan edildihttps://t.co/yB9dvaUnoV pic.twitter.com/iieXLUyVKr
— Tele1 TV (@tele1comtr) June 17, 2020
Come sappiamo, questi insetti, i più importanti del Pianeta, sono a rischio, non solo per via dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ma anche e soprattutto per pesticidi ed erbicidi che vengono irrorati nei campi e arrivano anche a chilometri di distanza. Come riferito dai media croati, anche il governatore è intervenuto sulla moria. Matija Posavec ha spiegato che si farà tutto il possibile per scoprire la verità e verificare se ci sia anche un impatto sulla salute umana. Rimane comunque un gravissimo danno per l’ambiente e una perdita inestimabile per gli apicoltori che stanno adesso mettendo in salvo le api sopravvissute.
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Ricordiamo che ad aprile 2018 l’UE ha deciso di vietare completamente l’uso, in ambienti esterni, di imidacloprid, clothianidin e tiametoxam, noti come neonicotinoidi. Tuttavia, vari Stati membri hanno notificato delle esenzioni di emergenza per il loro uso sul territorio. Un recente studio aveva poi dimostrato che nonostante i divieti, i pesticidi killer continuano a contaminare i campi europei. Secondo la Commissione, circa l’84% delle specie coltivate e il 78% delle specie di fiori selvatici nella sola UE dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione animale. Fino a quasi 15 miliardi di euro della produzione agricola annuale dell’UE sono direttamente attribuiti agli insetti impollinatori.
Fonte: Tele1/Abc gazetesi
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