Un esemplare di capinera vola verso la libertà a Cipro, dopo essere rimasta paralizzata in una trappola usata dai bracconieri nella stagione migratoria degli uccelli. Il salvataggio è opera di un ente che si batte contro l'uccellagione e continua a recuperare e riabilitare uccelli a Cipro e in altri Paesi
A Cipro, associazioni e volontari si adoperano per contrastare il bracconaggio e proteggere gli uccelli migratori che fanno tappa sull’isola durante il loro viaggio verso l’Africa. Un esemplare femmina di capinera (Sylvia atricapilla) era spacciata, ma è stata salvata grazie al loro intervento.
L’uccellino era rimasto immobilizzato su un rametto ricoperto da una sostanza collosa. Sono le bacchette di vischio, limesticks, trappole comunemente posizionate dai bracconieri per catturare l’avifauna selvatica.
Questi bastoncini vengono ricoperti da un tipo di colla che blocca zampe, ali e talvolta il capo degli uccelli, impedendo loro di volare via. Gli uccelli si posano su queste strutture perché ai loro occhi appaiono come posatoi su cui riposarsi nel corso della migrazione.
I bracconieri lo sanno e li dispongono spesso accanto a richiami acustici per attirare gli uccelli affaticati ed è lì che questi trovano la morte. Per questa femmina, fortunatamente, non è accaduto nulla del genere.
La capinera è stata salvata dal team del comitato contro l’uccellagione Committee Against Bird Slaughter (CABS). Una dei loro volontari libera delicatamente la capinera, mostrano praticamente come le bacchette di vischio paralizzino le specie.
Si procede partendo dalle zampette, prima parte del corpo intrappolata, poi le ali e un controllo attento al piumaggio per assicurarsi che non vi sia più nessuna traccia della colla. Assistere al momento in cui torna a volare è una gioia immensa, ma allo stesso tempo è terribile vedere tutte queste trappole in giro e pensare a cosa patiscano gli uccelli.
Ogni tentativo di fuga non fa altro che peggiorare le cose, condannando l’uccello di turno a morire di stenti dopo ore o a essere ucciso con un metodo crudele dai bracconieri. La procedura cipriota prevede un morso per recidere il collo dell’uccello per poi cucinarlo e mangiarlo.
I limesticks sono largamente adoperati a Cipro e catturano in media oltre 60 specie differenti di uccelli, più della metà delle quali minacciate in Europa.
Contrastare l’uccellagione e sensibilizzare le persone su queste pratiche terrificanti vuol dire ridurre nettamente le catture e tutelare le popolazioni di uccelli nel periodo della migrazione. Un grazie di cuore a tutto il team del CABS per il loro instancabile lavoro.
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Fonte: zkeeping91/Instagram – CABS
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