Trasportava oltre 300 tarantole vive sul corpo: arrestato contrabbandiere

Sgominato un grande traffico di fauna selvatica in Perù. Un passeggero stava per commerciare illegalmente oltre 300 tarantole dell'Amazzonia peruviana, ma gli addetti aeroportuali lo hanno fermato. Le autorità hanno arrestato il contrabbandiere e sequestrato il suo carico

Ha dell’inimmaginabile quanto accaduto in un aeroporto del Perù, dove un passeggero ha provato a lasciare il Paese con centinaia di tarantole e altri animali. Sono stati i controlli di sicurezza all’aeroporto internazionale Jorge Chávez a inchiodare un trafficante di fauna selvatica.

Il sequestro è avvenuto nei giorni scorsi. Lo riporta il Servizio nazionale forestale e faunistico del Perù (SERFOR), che assieme alle autorità doganali e alla polizia nazionale peruviana ha fermato un viaggiatore di 28 anni di origini coreane.

L’uomo trasportava sul suo corpo 320 tarantole, 110 millepiedi e 9 formiche proiettili. Il carico erano stato inserito in dei sacchetti chiusi con nastro adesivo e contenitori più piccoli, tutti attaccati al corpo del soggetto.

@SERFOR

Tra le tarantole sequestrate, 35 erano esemplari adulti della specie Paphobeteus antinous, grandi quanto una mano. Il cittadino aveva intenzione di raggiungere la Corea passando per la Francia, ma qualcosa ha insospettito gli addetti alla sicurezza aeroportuale.

La pancia dell’uomo, infatti, appariva gonfia. La triste scoperta è stata fatta alla richiesta di alzare la maglietta. La Procura ambientale (FEMA) ha aperto un’indagine sul caso e per il trafficante di fauna selvatica sono scattate le manette.

@SERFOR

Gli animali sono stati presi in custodia. Secondo Walter Silva, specialista della fauna selvatica del SERFOR, provengono dall’Amazzonia peruviana. Le tarantole, inoltre, sono elencate nella lista delle specie minacciate in Perù.

Sarebbero state vendute a collezionisti o tenute come animali domestici in un business che muove, come Silva ha precisato, “milioni di dollari nel mondo”. Le autorità ne sono al corrente, ma malgrado le misure prese e i controlli rafforzati il commercio illegale di fauna selvatica resta una gravissima minaccia alla biodiversità mondiale.

Purtroppo proprio nei periodi a ridosso delle festività natalizie si assiste a un incremento del traffico di specie selvatiche e quest’ultimo episodio non è altro che l’ennesima conferma.

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Fonte: SERFOR

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