Gli scimpanzé usano “tattiche militari” mai viste prima se non tra gli esseri umani, lo studio

La guerra non è solo una pratica umana (anche se le nostre atrocità non le batte nessuno): una ricerca condotta dall’Università di Cambridge (UK) e dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (Germania) suggerisce che gli scimpanzè utilizzano regolarmente “tattiche militari” per difendere i territori e conquistarne di nuovi

No, non siamo soli a fare la guerra (anche se anche se le nostre atrocità non le batte nessuno): una ricerca condotta dall’Università di Cambridge (UK) e dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (Germania) che gli scimpanzè utilizzano regolarmente “tattiche militari” per difendere i territori e conquistarne di nuovi.

Il lavoro è stato condotto in tre anni in particolare su due gruppi di scimpanzé vicini nelle foreste dell’Africa occidentale della Costa d’Avorio e ha dimostrato che gli animali usano tatticamente il terreno elevato in situazioni di guerra. Per la prima volta, una delle più antiche strategie militari è stata osservata nei nostri parenti evolutivi più prossimi.

I ricercatori hanno monitorato i primati mentre attraversavano i rispettivi territori, inclusa un’area di confine sovrapposta dove occasionalmente si svolgevano “piccole liti”, scoprendo che gli scimpanzé avevano più del doppio delle probabilità di scalare le colline quando si dirigevano verso questa frontiera contesa rispetto a quando viaggiavano nel cuore del proprio territorio.

Dotati di localizzatori GPS, gli autori hanno osservato gruppi composti da 30-40 scimpanzé adulti contemporaneamente e hanno analizzato oltre 21.000 ore di tracce di un totale di 58 animali registrati tra il 2013 e il 2016.

E non solo: mentre si trovavano in cima alle colline di confine, gli esemplari erano più propensi ad astenersi dal mangiare o dal cercare cibo in modo rumoroso e trascorrevano il tempo riposando tranquillamente, consentendo loro di sentire i suoni lontani dei gruppi rivali.

Il tipo di alture vicino al confine utilizzate per la ricognizione erano affioramenti rocciosi isolati dove gli scimpanzé tornavano ripetutamente effettuando regolari tour della periferia e formando una sorta di “pattuglia di frontiera”.

scimpanzè tattiche militari

©PLOS Biology

Quanto più lontana è la posizione degli scimpanzé ostili, tanto maggiore è la probabilità di un’avanzata in un territorio pericoloso durante la discesa dalla collina: ciò suggerisce, spiegano gli scienziati, che gli scimpanzé che vivono in altura misurano la distanza dei rivali e si muovono di conseguenza per effettuare incursioni evitando combattimenti costosi.

Questi non sono tanto punti di osservazione quanto punti di ascolto – spiega Sylvain Lemoine, autore principale dello studio – Gli scimpanzé tamburellano sui tronchi degli alberi ed emettono vocalizzazioni eccitabili chiamate pant-hoot per comunicare con i membri del gruppo o affermare il proprio territorio. Questi suoni possono essere uditi a oltre un chilometro di distanza, anche nella fitta foresta

I ricercatori hanno poi analizzato i movimenti tattici nella mezz’ora successiva a una sosta superiore a cinque minuti su una collina vicino al confine e li hanno confrontati con i movimenti successivi alle soste nelle zone di confine basse: dopo una ricognizione in collina, la probabilità di avanzare in territorio nemico aumentava dal 40% quando i rivali erano a 500 metri di distanza, al 50% con i rivali a 1.000 metri, al 60% con questi a 3.000 metri.

In realtà anche altre specie di mammiferi, come i suricati, utilizzano le alture per vigilare sui predatori o chiamare i compagni. Tuttavia, questa è la prima prova che una specie diversa dall’uomo fa un uso strategico delle alture per valutare i rischi di un “conflitto tra gruppi”.

scimpanzè tattiche militari

©PLOS Biology

La guerra tattica è considerata un motore dell’evoluzione umana – spiega – Questo comportamento degli scimpanzé richiede abilità cognitive complesse che aiutano a difendere o espandere i loro territori, e sarebbe favorito dalla selezione naturale

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Una scoperta che quindi accende una nuova luce sull’evoluzione.

Lo sfruttamento del paesaggio per il controllo territoriale è profondamente radicato nella nostra storia evolutiva. In questo uso di una strategia di tipo bellico da parte degli scimpanzé stiamo forse vedendo tracce della proto-guerra su piccola scala che probabilmente esisteva nelle popolazioni preistoriche dei cacciatori-raccoglitori

Lo studio è stato pubblicato su PLOS Biology.

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Fonti: Università di Cambridge / PLOS Biology

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