Nasce la vita nella Riserva Naturale di Lampedusa: nella notte tra il 18 e il 19 agosto sono venute alla luce le prime splendide tartarughe della stagione, nell’incantevole scenario dell’Isola dei Conigli. Le dolcissime immagini arrivano dalla Riserva stessa, che annuncia l’evento sulla propria pagina Facebook
![tartarughe marine nascita isola dei conigli](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2023/08/tartarughe_nascita-lampedusa-c.jpg)
Immagine di repertorio ©bonandbon/123rf
Ecco le prime dolcissime tartarughe della stagione che corrono verso il mare: nella notte tra il 18 e il 19 agosto si sono schiuse le uova e tante piccoline hanno iniziato la loro corsa nell’incantevole scenario dell’Isola dei Conigli. Le dolcissime immagini arrivano dalla Riserva Naturale di Lampedusa, che annuncia l’evento sulla propria pagina Facebook.
Sono 108 i neonati usciti primi due nidi deposti a giugno e lo spettacolo è davvero dolcissimo: queste piccoline, corrono verso il mare per iniziare la loro vita.
Non a caso proprio a giugno cade la Giornata mondiale delle tartarughe marine, per l’esattezza il giorno 16, e ci ricorda come per questi esserini la vita è sempre più difficile, a maggior ragione nel Mediterraneo, che, prevalentemente per colpa nostra, si sta scaldando sempre di più.
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Questa situazione, porta, tra le altre cose, ad una maggiore riproduzione di esemplari di sesso maschile, che a sua volta genera un preoccupante squilibrio che non può che far calare la popolazione complessiva.
E non è l’unico problema.
Come riportato dal WWF, ogni anno, infatti, finiscono nell’ecosistema marino ben 570.000 tonnellate di rifiuti plastici, di cui il 18% proviene dalla pesca, dall’acquacoltura e dalla navigazione, compresi gli attrezzi da pesca persi o abbandonati noti come ‘ghost gear’ che continuano a catturare e danneggiare la flora e la fauna marine. Le stime indicano che nel Mediterraneo oltre 150.000 tartarughe ogni anno vengano catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti.
Come se non bastasse, l’erosione delle spiagge sta riducendo lo spazio idoneo alla nidificazione e l’uso di mezzi pesanti per pulire le spiagge (oltre al calpestio dei bagnanti) possono causare la distruzione di interi nidi.
A tutto questo si aggiunge l’inquinamento luminoso, un’altra importante fonte di disturbo per le piccole tartarughe appena emerse dal nido, che, disorientate, non riescono a trovare il mare.
Le immagini, in questo contesto, sono quindi ancora più emozionanti.
Buona vita piccoli!
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Fonte: Riserva Naturale di Lampedusa/Facebook
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