Nei pressi di Torino è stata segnalata una specie alloctona molto pericolosa: una tartaruga alligatore, vittima del commercio illegale. Si trovava in un corso d'acqua della zona. Il rettile è stato recuperato dal nucleo CITES dei Carabinieri
Sconcertante segnalazione giunta da Pianezza, Torino, dove nei pressi di un parco giochi è stato avvistato un esemplare di tartaruga alligatore, Macrochelys Temminck. La specie si trovava in un torrente quando sono sopraggiunti i Carabinieri del nucleo CITES per l’immediato recupero.
Sembra sia stata abbandonata sul posto da qualcuno che ha cercato di disfarsene, ignaro dei danni che questa tartaruga può provocare al nostro ecosistema e non solo. Il suo morso non lascia scampo. La tartaruga alligatore è infatti un animale che può essere più che pericoloso per la fauna come per le persone.
In Italia la Macrochelys Temminck è una specie aliena e con uno stato di conservazione ritenuto vulnerabile dalla IUCN. Il suo commercio e la sua detenzione sono vietate. Cosa ci facesse vicino Torino non si sa, ma è chiaro che l’esemplare in questione è stato introdotto illegalmente nel nostro Paese.
Una volta identificata, la tartaruga alligatore è stata perciò consegnata al C.A.N.C. di Torino, il Centro Animali Non Convenzionali. Molti si sono chiesti che fine farà adesso, se vivrà al centro per il resto dei suoi giorni oppure se si valuteranno altre soluzioni.
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La tartaruga alligatore è la più grande testuggine d’acqua dolce del Nord America e può arrivare a pesare anche oltre 80 kg. Il suo aspetto, con il carapace dalle creste appuntite, ricorda quello di un dinosauro. La specie è molto comune nel Nuovo Continente dove vive in laghi, fiumi e corsi d’acqua di diversi Stati. Trascorre la maggior parte della propria vita in acqua e caccia le sue prede per mezzo delle sue possenti mandibole.
Proprio per questo si raccomanda la massima attenzione quando si avvista una testuggine di questo tipo. Certo, questa raccomandazione non andrebbe fatta in Italia, ma gli ultimi accadimenti dimostrano il contrario. Nel nostro Paese si continua a intercettare una quantità impressionante di specie alloctone distribuite sul territorio.
Nelle scorse settimane si sono moltiplicate le segnalazioni di un’altra specie di tartaruga aliena, imparentata all’alligatore e altrettanto temibile: la tartaruga azzannatrice. Nel Lazio, tra Capena e Morlupo, sono stati recuperati già quattro esemplari nel giro di pochissimo tempo il che fa pensare che questa specie si stia riproducendo nell’areale.
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Fonte: C.A.N.C. – Centro Animali Non Convenzionali di Torino/Facebook
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