Stremati e incapaci di reggersi sulle zampe: migliaia tra elefanti, zebre e giraffe sono morti di sete questa estate in Kenya

Il 2022 si è concluso in Kenya lasciando le profonde ferite della peggiore siccità mai verificatasi nel giro degli ultimi 40 anni. Questo il tragico bilancio che ha messo in ginocchio la fauna selvatica, uccidendo ben 14 specie differenti in meno di 10 mesi

Ossa di elefanti, zebre, giraffe giacciono disseminate sulla terra arida del Kenya. Qui il 2022 è stato un anno nero per via della peggiore siccità mai verificassi nel giro di quattro decenni. A pagarne le spese non è stata solamente la popolazione locale, ma soprattutto la fauna selvatica, stremata e incapace persino di reggersi sulle zampe.

Il bilancio è agghiacciante come le strazianti immagini scattate mese dopo mese in Kenya.

A elencare gli spaventosi numeri il Ministero del turismo, heritage e fauna selvatica del Kenya in una conferenza stampa tenutasi a fine anno. Da febbraio a ottobre a causa dell’esaurimento delle risorse alimentari e dell’emergenza idrica 14 diverse specie della fauna selvatica sono state decimate.

I dati sulla mortalità sono stati raccolti nel suddetto periodo dai ranger del Kenya Wildlife Service, dai Community Scout, dai gruppi di ricerca del Wildlife Research and Training Institute (WRTI) e dalle ONG. Volendo citare solo alcune di queste specie, in poco meno di 10 mesi la siccità ha provocato la morte di:

  • 205 elefanti
  • 512 gnu
  • 381 zebre comuni
  • 51 bufali
  • 49 zebre di Grevy
  • 12 giraffe

Tra queste vi sono le rarissime zebre di Grevy, nome scientifico Equus grevyi. Nel mondo si contano solamente 3000 esemplari, la cui maggior parte è distribuita in Etiopia e in Kenya. Qui i veterinari e ranger del Grevy’s Zebra Trust hanno lavorato senza sosta per tentare di salvare gli esemplari più vulnerabili.

Ma la siccità ha imperversato senza lasciare scampo a centinaia di animali selvatici. In alcune regioni le precipitazioni sono state un vero miraggio e la strage inevitabile malgrado gli interventi di fortunata di acqua e fieno nelle aree più colpite.

Il mio ministero lavorerà con il Tesoro nazionale e il Parlamento per stanziare fondi a sostegno del prossimo censimento nazionale della fauna selvatica nel 2024 per stabilire l’impatto dell’attuale siccità sulle popolazioni di fauna selvatica in tutti gli ecosistemi interessati, ha dichiarato la ministra Peninah Malonza.

Questo è solamente il bilancio dell’anno passato. Non sappiamo cosa riserverà il 2023 al Kenya, agli altri Paesi africani e dei restanti continenti. Già i primi giorni del mese di gennaio non lasciano sperare in nulla di buono.

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