Strage di delfini e leoni marini: centinaia arenati sulle spiagge della California, avvelenati da un’alga tossica

La fioritura di un'alga tossica sta provocando una strage di delfini e leoni marini in California, sono centinaia gli esemplari deceduti avvelenati dalle sue neurotossine. Una mattanza a dir poco inquietante. Diverse associazioni per la salvaguardia del mare stanno intervenendo per recuperare e curare gli esemplari ancora in vita

Sono centinaia i delfini e i leoni marini trovati deceduti sulle spiagge della California. Esemplari moribondi, malati, si contorcono accanto ai corpi di altri già morti. Una moria di massa di proporzioni inquietanti che ha messo in allarme non solo cittadini e bagnanti, ma anche gli esperti.

In una settimana il Channel Islands Marine & Wildlife Institute ha ricevuto oltre 1000 segnalazioni, spostandosi da contea a contea per monitorare la situazione. Anche più di 200 le chiamate arrivate in un solo giorno.

In diverse aree sono stati raccolti campioni di tessuto dagli individui spiaggiati. Gli esami effettuati hanno confermato ciò che i ricercatori sospettavano: un’alga tossica del genere Pseudo-nitzschia sarebbe responsabile di questa ecatombe ecologica.

Queste alghe producono una neurotossina chiamata acido domoico, che viene distribuita nella rete trofica marina e arriva ai delfini e ai leoni marini attraverso pesci e uccelli marini contaminati. Non sempre questa neurotossina viene prodotta però nelle stesse preoccupanti quantità.

La sua produzione tende ad aumentare in risposta ad uno stimolo stressorio, come il cambio di temperatura. Un clima caldo e temperato è infatti associato ad una maggiore produzione di acido domoico. Questo non vale però per tutte le specie; alcune specie di diatomee (come P.seriata) si sono adattate a produrre maggiori quantità di acido domoico anche in ambienti più freddi” spiegano i microbiologi.

La fioritura di queste alghe può dipendere dunque anche dalla temperatura delle acque. Quando questa sale, la produzione di acido domoico si fa via via più pericolosa. Concentrazioni particolarmente elevate sono state trovate nelle contee di Santa Barbara e Ventura.

noaa alga

@NOAA Fisheries

I sintomi riscontrati sono principalmente di tipo neurologico e assieme a convulsioni e problemi respiratori possono provocare la morte degli animali. La NOAA Fisheries, l’agenzia scientifica statunitense per la tutela del mare, ha spiegato che fioriture algali come questa sono comuni lungo le coste della California, ma una strage di questa tipo lascia interdetti.

I volontari di più enti stanno cercando di soccorrere i delfini e i leoni marini spiaggiati e portare in salvo gli animali ancora in vita. È una corsa contro il tempo mentre sulla battigia la scena è terrificante.

Stiamo cercando di imparare il più possibile il più velocemente possibile per quanto sia difficile vedere morire questi animali. Vogliamo raccogliere informazioni per aiutare a capire come e perché ciò sta accadendo esattamente in questo modo” ha detto Michelle Berman Kowalewski, fondatrice della Channel Islands Cetacean Research Unit. 

La NOAA Fisheries raccomanda a tutti i cittadini di continuare a segnalare gli esemplari disseminati a riva, ma di non avvicinarsi a questi, tenendo ben distanti i propri animali domestici.

Gli esseri umani possono entrare in contatto con l’acido domoico attraverso molluschi contaminati. La malattia è stata descritta come avvelenamento amnesico da molluschi. Ma se i molluschi e i pesci vengono testati per essere destinati al consumo umano, non c’è modo di fare lo stesso per i delfini e i leoni marini.

Possiamo avvertire i consumatori, ma non c’è nessun avvertimento che dirà ai delfini e ai leoni marini di evitare questi pesci” ha commentato Geoff Shester, direttore di Oceana.

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Fonte: NOAA Fisheries – Microbiologia Italia

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