Stop all’abbattimento dei due lupi in Trentino, il Consiglio di Stato sospende l’assurdo provvedimento (ma solo fino al 14 settembre)

I lupi del Trentino (per ora) sono salvi: il Consiglio di Stato ha sospeso fino al 14 settembre l’assurdo provvedimento della Provincia di Trento che aveva condannato a morte due esemplari “colpevoli” di predazione presso Malga Boldera, nella Lessinia trentina. Il lupo è una specie protetta!

Il lupo è una specie protetta, per questo il Consiglio di Stato ha sospeso l’assurdo provvedimento della Provincia di Trento che aveva condannato a morte due esemplari “colpevoli” di predazione presso Malga Boldera, nella Lessinia trentina. Fino al 14 settembre gli animali sono salvi.

Cosa è accaduto nelle scorse settimane

Due lupi sono stati responsabili di aver arrecato danni significativi nell’area della Malga Boldera, in Trentino. Così il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ne aveva immediatamente richiesto l’abbattimento, firmando il decreto provinciale n. 41 lo scorso 24 luglio.

Il provvedimento aveva ricevuto il parere positivo dell’ISPRA, essendo state soddisfatte 3 condizioni: danni gravi arrecati dalla specie in questione, stato di conservazione favorevole, protezione necessaria delle mandrie e delle greggi.

E non finisce qui, perché ovviamente è stata immediata la reazione da parte delle principali organizzazioni di tutela animale del nostro Paese, tra cui ENPA, OIPA, LAV, WWF, che avevano presentato ricorso al Tar di Trento chiedendo l’annullamento della misura. La richiesta di sospensione delle associazioni era stata però respinta.

Tutto questo, nonostante gli accertamenti del Tar di Trento e dell’etologa Ivana Sandri avessero evidenziato come alcuni punti di malga Boldera non fossero protetti adeguatamente. Niente, il cattivo è sempre il lupo.

Cosa accadrà ora

Il Consiglio di Stato è ora intervenuto, “ricordando” che il lupo resta una specie protetta, e ha sospeso il provvedimento contro i lupi fino al 14 settembre, quando si terrà l’udienza collegiale presso il TAR di Trento.

Si conferma completamente fallimentare la politica “ammazzatutti” che un Fugatti alla spasmodica ricerca di consenso elettorale tenta da mesi di applicare a orsi e lupi – concludono le associazioni – Questa ulteriore sconfitta dimostra ancora una volta che l’unica via percorribile è quella della convivenza, l’unica in grado di garantire sicurezza ai cittadini, agli orsi, ai lupi e alle attività umane che si svolgono sui loro territori

Purtroppo però gli esemplari non sono ancora definitivamente salvi, e la Giunta della Provincia di Trento ha già protestato contro l’intervento di sospensiva: il Presidente Fugatti si è infatti definito “deluso” dichiarando una presunta perdita del “senso della realtà”.

Nel Piano d’azione nazionale per la conservazione del Lupo (Canis lupus) vengono presentati gli strumenti da mettere in opera per prevenire la predazione e mitigare il conflitto essere umano-lupo: recinti elettrificati e cani da pastore. È su questi si dovrebbe lavorare, non su abbattimenti che non proteggono nè la fauna selvatica nè gli allevamenti.

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Fonti: WWF / Provincia di Trento

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