Sono un capriolo e non voglio rimanere orfano: rallenta sulle strade di montagna, non investire mia mamma

Nei parchi e sui sentieri di montagna guidare a una velocità moderata consente di proteggere la fauna selvatica dall'elevato rischio di investimenti. Nel Parco naturale regionale dei Monti Simbruini una femmina di capriolo è stata vittima qualche giorno fa di un automobilista, il suo cucciolo ora è un orfano

Giugno è il mese in cui nascono cerbiatti e caprioli, ma anche il periodo in cui continuano a registrarsi investimenti stradali di animali selvatici. Vittime di conducenti spericolati anche nei sentieri più impervi, molti di questi muoiono mentre tentano di attraversare il manto stradale che corre nei loro boschi.

Proprio di recente una femmina di capriolo è deceduta nel Parco naturale regionale dei Monti Simbruini, nel Lazio, investita da un veicolo. Il suo corpo è stato recuperato dai guardiaparco sul ciglio della SP28 che da Filettino porta a Campo Staffi.

Da qui è giunta la segnalazione dell’animale selvatico che, secondo quanto constatato dai guardiaparco, riportava evidenti lesioni da investimento stradale ed era in fase di allattamento.

Gli operatori si sono perciò messi alla ricerca del suo cucciolo, trovandolo nascosto tra i rovi in attesa della sua mamma, che però non tornerà più a prenderlo. Il piccolo è stato messo in salvo e trasportato perciò al Centro Recupero Fauna Selvatica di Piano dell’Abatino.

Qui rimarrà nelle prossime settimane, le più critiche, fin quando non sarà in grado di sopravvivere da solo in natura e verrà liberato nei boschi. I cuccioli di capriolo difficilmente sopravvivono lontano dalle loro madri; ecco perché vanno recuperati solamente se feriti o orfani, come purtroppo è successo in questo caso.

Caprioli, cervi, ma anche lupi e altri esemplari sono frequentemente vittime di incidenti stradali. Gli attraversamenti dei sentieri sono particolarmente rischiosi per la fauna selvatica e per l’incolumità degli automobilisti stessi.

Per scongiurare drammatici epiloghi è doveroso guidare con estrema prudenza e a una velocità realmente moderata tale da poter evitare per tempo collisioni. Rispetta sempre i limiti di velocità, specialmente sulle strade di montagna.

In parchi, foreste e altre aree verdi incontrare animali selvatici non è affatto raro, questa è la loro casa e noi dobbiamo rispettarla. Siamo noi gli ospiti qui.

Non è possibile prevenire il passaggio della fauna selvatica, ma incidenti che costano la vita agli animali e lasciano i loro piccoli orfani sì.

Cosa fare in caso di incidente stradale con animali selvatici

L’art. 189 – Decreto legislativo n. 285/1992 del Codice della Strada obbliga il conducente del veicolo a contattare tempestivamente le Forze dell’Ordine affinché intervengano nell’immediato. Il comma 9-bis ribadisce tale obbligo, la cui inottemperanza è punita con una sanzione amministrativa:

l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.

Fonte: Parco Monti Simbruini

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