Si apre uno spiraglio per trasferire finalmente gli orsi JJ4 e M49 rinchiusi al Casteller

Si valuta la possibilità di trasferire gli orsi JJ4 e M49 dal Casteller per nuovi progetti del centro. I piani del trasferimento dell'orsa Gaia sono stati presentati la scorsa estate, ma quando si passerà dalle parole ai fatti e si svuoteranno le gabbie del Casteller? La gestione della fauna selvatica trentina va rivista, specialmente dopo l'approvazione della legge "ammazza-orsi"

C’è un barlume di speranza per il trasferimento dell’orsa Gaia, JJ4, e dell’orso Papillon, M49, rinchiusi entrambi nel Centro vivaistico forestale Casteller di Trento. I due plantigradi potrebbero lasciare quelle gabbie.

A renderlo noto è stato l’assessore provinciale Roberto Failoni, che in una dichiarazione fatta a Il Dolomiti apre alla possibilità e parla di “due orsi da portare via“. Quei due orsi sono proprio Gaia, responsabile dell’attacco fatale al runner Andrea Papi, e Papillon, l’orso già rinchiuso precedentemente al Casteller e fuggito in cerca di libertà.

Per JJ4 e M49 vi sarebbero 3 possibili destinazioni: Romania, Germania e Svizzera. In Romania, a Zarnesti, ha sede il Libearty Bear Sanctuary, il più grande santuario per orsi del mondo.

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Il rifugio, un’oasi di pace per orsi abusati e salvati da zoo, circhi e strutture private, si era reso disponibile sin da subito ad accogliere l’orsa Gaia, salvandole così la vita. Il trasferimento è stato ostacolato fino all’ultimo giorno, ma le cose potrebbero cambiare tra non molto.

Il Casteller potrebbe cambiare volto, secondo quanto riferito da Failoni. Ancora da concordare il suo futuro utilizzo. Le affermazioni dell’assessore sono state accolte con grande favore dalle associazioni di tutela animale.

La LAV, la Lega Anti Vivisezione, ha definito le parole dell’assessore “le prime di buon senso che provengono dalla Giunta Fugatti”, spiegando che il piano di trasferimento è nelle mani della Provincia autonoma di Trento da giugno 2023. Quando si passerà dalle parole ai fatti?

È chiaro che la gestione dei grandi carnivori nei territori trentini va rivista, prendendo in considerazione tutte le opzioni disponibili e non solo le richieste di abbattimento formulate. Svuotare le gabbie del Casteller è un passo importante, ma il lavoro da fare non si deve limitare a questo.

Nei giorni scorsi, nella Provincia autonoma di Trento è stata approvata la legge “ammazza-orsi” che consente l’uccisione di fino a 8 esemplari all’anno, altro punto contro il quale le organizzazioni animaliste combatteranno accanitamente per proteggere gli orsi bruni del Trentino.

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