Serval: curiosità e tutto quello che dovresti sapere sul gatto selvatico dell’Africa

Conosci il Serval, il felino ribattezzato anche gattopardo dell'Africa? Scopriamo di più su questa specie selvatica originaria del continente africano, scampata erroneamente per linci, caracal e leopardi. La specie ha dato vita al gatto Savannah, razza felina riconosciuta dai club internazionali

Assomiglia a prima vista a un ghepardo in miniatura con il suo elegantissimo mantello maculato e sebbene non possa essere definito tale, viene scambiato a volte per un gatto. Il Serval o Servalo, nome scientifico Leptailurus serval, è un felino selvatico originario del continente africano e conosciuto anche come gattopardo dell’Africa.

Dall’incrocio con questa specie nasce il gatto Savannah, una razza felina creata alla fine degli anni 80′. Il Savannah è il parente più prossimo al Serval, il suo discendente diretto, e ne conserva parecchi tratti per quanto molto dipenda dalle generazioni. Scopriamo di più sul Serval, da dove viene, il suo aspetto e alcune curiosità su questo elegante felino.

Dove vive il Serval

Il Serval è una felino selvatico proveniente dall’Africa. La specie è distribuita in 34 nazioni africane. Sebbene le popolazioni siano documentate in questi Stati, in alcuni la sua presenza resta comunque rara. Il Serval può popolare habitat molto diversi tra loro, ma non desertici. Predilige le savane con erba alta e spazi in prossimità di corsi d’acqua con una ricca vegetazione fluviale. Può adattarsi anche alle aree agricole purché vi siano le condizioni ideali ossia la disponibilità di cibo, macchie erbose e acqua.

Come è fatto un Serval

Il Serval è un felino di medie dimensioni, agile e longilineo. Misura approssimativamente 60 cm in altezza e circa 90 in lunghezza. Un esemplare può pesare dai 9 ai 18 kg. Le orecchie del Serval si fanno subito notare, sono infatti decisamente grandi in confronto alla testa, arrotondate e collocate non troppo distanti. Spicca anche una macchia bianca molto ben visibile verso la punta. Il cranio appare più pronunciato di quello di un comune gatto e il collo è allungato.

Gli occhi del Serval sono di un leggero giallo senape. Le zampe molto slanciate con quelle posteriori più lunghe delle anteriori. Il mantello del felino è di colore giallo pallido e presenta macchie nere sia piccole che grandi. Queste si uniscono tra loro creando delle strisce sul dorso dell’animale. La parte inferiore del manto è invece più chiara e biancastra. La coda è circa un terzo della lunghezza del corpo e può misurare dai 20 ai 30 cm. Presenta sei o sette anelli neri e una punta nera.

Che differenza c’è tra un Serval e un Caracal?

Il Serval e il Caracal sono entrambi felini selvatici e condividono alcuni territori in Africa. Le due specie sono confuse spesso essendo simili. Il Caracal, nome scientifico Caracal caracal, ha però una corporatura più robusta del Serval, il suo mantello è in genere uniforme e dal color sabbia e può presentare delle macchie sul rossastro ma non scure come quelle del Serval.

Un tratto distintivo sono i ciuffi scuri di pelo sulle orecchie a punta del Caracal. Misurano scarsi 10 cm e sono facili da intravedere.

Perché si chiama così

Il nome serval proviene dal portoghese lobo – cerval, termine con cui i naturalisti sembra si riferissero alla lince nella penisola iberica prima del 1800. L’espressione lobo – cerval deriva dal latino Lupus cervalis, un lupo che ha le sembianze di un cervo. Non è difficile intravedere in lui gli elementi che rimandano al cervo. Anche se mancano i caratteristici palchi, il corpo allungato del Serval rende più o meno l’idea.

Cosa mangia un Serval

Il Serval è un cacciatore crepuscolare e notturno abilissimo. La sua alimentazione è molto varia e include uccelli, roditori, pesci, rane, insetti. Per quanto riguarda gli uccelli, di solito il Serval li cattura con dei balzi verticali impressionanti. È un saltatore provetto. Solitamente utilizza i suoi artigli per arpionare le prede come nel caso di pesci. Spingersi anche le sue zampe fin dentro le tane di altri animali per cacciarli.

Il suo udito è eccezionale e il Serval fa completo affidamento alle sue orecchie quando caccia tra l’erba fitta. Generalmente non consuma carcasse, avendo discrete abilità. Si stima che nel Serengeti ogni anno ciascun esemplare di Serval mangi circa 4.000 roditori, 260 serpenti e 130 uccelli oltre a un numero elevatissimo di insetti.

Durante le sue battute, il Serval può arrampicarsi velocemente sugli alberi in caso di pericolo. Tra i suoi predatori vi sono iene e leopardi.

Riproduzione e cucciolate

La riproduzione del Serval è stagionale e rappresenta l’unico momento che maschi e femmine trascorrono assieme. Una volta accoppiatisi, il periodo di gestazione dura dai 65 ai 77 giorni. Le femmine scelgono di riutilizzare vecchie tane per i nascituri o spazi protetti dai cespugli. Ogni cucciolata è composta da circa 5 piccoli anche se solitamente ne sono 2 o 3.

Appena nati, i cuccioli di Serval pesano circa 250 g. Aprono gli occhi intorno al decimo giorno di vita e già a tre mesi possono mangiare qualunque cosa. I cuccioli si considerano indipendenti intorno al sesto mese mentre raggiungono la maturità sessuale verso i 18-24 mesi.

Il Serval è legale in Italia?

Il Serval è un animale selvatico e figura nell’Appendice II della Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (CITES), che regola il commercio internazionale delle specie a seconda del grado di minaccia. La Lista Rossa della IUCN valuta lo stato di conservazione del Serval come di minima preoccupazione.

Nel nostro Paese la detenzione di specie selvatiche è vietata dalle Disposizioni europee, normative che l’Italia ha recepito lo scorso anno. Possedere un Serval è illegale da noi. In molti, affascinati da questo felino, hanno scelto di acquistare un gatto Savannah, un ibrido tra il Serval e il gatto domestico. Approfondiamo questo punto nel prossimo paragrafo.

Dal Serval al Savannah

Verso la fine dello scorso secolo alcuni allevatori iniziarono a far incrociare negli Stati Uniti esemplari di Serval con gatti domestici, i Siamesi per primi. Dalla loro unione è nata una nuova razza felina chiamata Savannah in ricordo delle savane. Il suo standard è riconosciuto dalla The International Cat Association (TICA).

Ci si riferisce agli incroci con la lettera F (che sta per generazione filiale) e il rispettivo numero. F1 indica la prole della prima generazione, F2 i “nipoti”, F3 i “pronipoti” e così via. La generazione F1 ha naturalmente comportamenti più selvatici. Quella del Savannah è una razza felina piuttosto controversa, dalle cifre folli. Un cucciolo di Savannah può arrivare a costare anche oltre 20.000 euro.

In Italia è consentito avere gatti Savannah dalla quarta generazione, quindi F4, in poi. Non sono esemplari che si vedono spesso, e fortunatamente aggiungeremmo noi. Recentemente un gatto Savannah ha seminato il panico per le vie di Pescara. Gli abitanti credevano si trattasse di una lince.

Curiosità sul Serval

Il Serval è un animale davvero interessante che può vantare le zampe più lunghe di tutta la famiglia dei felini. Il gattopardo dell’Africa conduce un’esistenza solitaria, unendosi alle femmine solo quando sono in calore. Una volta dato alla luce i propri piccoli, i Serval femmina si prenderanno cura della cucciolata in qualità di madri single.

Il Serval è un felino molto territoriale. Secondo la International Society for Endangered Cats (ISEC), ogni Serval maschio può marcare il suo territorio spruzzando fino a 46 volte all’ora. Le femmine non sono così tenaci.

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