Il nucleo CITES dell'Arma dei Carabinieri ha effettuato un sequestro nel centro di Torino portando via due zanne di elefante in avorio. Le enormi zanne erano state messe in vendita dal proprietario di un negozio di antiquariato che è stato denunciato dalle forze dell'ordine
Nella giornata di lunedì 16 maggio gli agenti del CITES, ex Corpo forestale dello Stato, hanno sequestrato in pieno centro a Torino due zanne in avorio di elefante africano loxodonta africana. Le due zanne erano state messe in vendita in un negozio di antiquariato del capoluogo piemontese.
All’arrivo della pattuglia l’antiquario era però sprovvisto della documentazione per la regolare detenzione dell’avorio come previsto dalle normative comunitarie della Convenzione di Washington. È infatti il regolamento del 9 dicembre 1996 a tutelate il commercio della flora e della fauna selvatiche.
Le due zanne, dal valore commerciale di 24.000 euro, sono state sequestrate dai Carabinieri della CITES mentre il proprietario del negozio è stato prontamente denunciato dall’autorità giudiziaria. Rischia ora dai 6 mesi a 2 anni di carcere e una multa da 15.000 a 150.000 euro.
Sebbene la Comunità europea si impegni a controllare scrupolosamente il commercio delle specie selvatiche, la messa al bando dell’avorio non ha ostacolato il suo traffico. Il mercato nero dell’avorio e la caccia di frodo continuano a rappresentare due delle minacce più letali per elefanti e rinoceronti che l’essere umano non riesce a debellare.
Delle oltre 38.700 specie protette dalla CITES circa 5.950 sono animali a rischio estinzione. Tra queste figurano gli elefanti africani, i rinoceronti e altri simboli del continente africano vittime del commercio illegale. Secondo i dati dell’Unione europea ogni anno, a partire dal 2011, vengono uccisi tra 20.000 e i 30.000 elefanti africani dai bracconieri per le loro zanne.
Fonte: Arma dei Carabinieri
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