I rinoceronti adorano rotolarsi nel fango tant'è che passano fino a 9 ore al giorno a dedicarsi a questa attività. Ma, passatempo a parte, vi è un motivo specifico per il quale i rinoceronti non possono fare a meno del fango. Ecco qual è
I rinoceronti sono tra i mammiferi terrestri più potenti che vi siano sulla faccia della Terra e i secondi, per dimensione, dopo gli elefanti. Al mondo esistono cinque specie di rinoceronti: il rinoceronte bianco, il rinoceronte nero, il rinoceronte di Sumatra, il rinoceronte di Giava e il rinoceronte indiano.
Tutte e cinque le specie sono minacciate di estinzione e inserite nella Lista Rossa della IUCN. Vivono in habitat differenti, ma le loro abitudini sono molto simili. I rinoceronti trascorrono infatti la maggior parte della loro vita ricercando foglie e ramoscelli da masticare, dormendo o rotolandosi nel fango.
Questi mammiferi possono passare fino a 9 ore al giorno a girarsi e rigirarsi nelle pozze di fango. Sorprendente vero? Ma perché lo fanno? La spiegazione potrebbe sorprenderti.
Prima di arrivare al sodo dobbiamo fare un piccolo salto indietro e parlare della pelle dei rinoceronti. La pelle di questi grandi mammiferi è molto resistente e raggiunge i 5 centimetri di spessore. Sembrerà assurdo, ma nonostante lo spessore, il derma dei rinoceronti non è esente da punture di insetti o dall’azione dei raggi solari.
Così per proteggersi dal caldo e dai fastidiosi parassiti i rinoceronti hanno trovato un modo formidabile: il fango. I rinoceronti utilizzano questo composto per abbassare in primis la loro temperatura corporea. Non tutti i rinoceronti sono abili nuotatori come i loro parenti asiatici. Il fango si rivela essere così la soluzione più pratica.
Vi è però anche un’altra teoria. Oltre che per trovare sollievo dai morsi degli insetti, i rinoceronti potrebbero usare il fango per medicarsi le ferite, un po’ come alcuni delfini fanno strofinandosi su i coralli.
Lo strato di fango che riveste il loro corpo rinfresca i grandi mammiferi e scaccia via i parassiti, tenendoli lontani. Oltre al fango i rinoceronti neri possono comunque fare affidamento su un altro preziosissimo aiuto: le bufaghe dal becco rosso.
I due animali vivono in simbiosi come dimostrano gli scatti catturati dai fotografi.
Fonte: WWF
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