Anche i delfini ridono proprio come noi esseri umani. Un nuovo studio scientifico svela il motivo che si cela dietro a quei sorrisi scambiati tra i loro simili
Non siamo gli unici a sorridere “a 32 denti” per quanto il numero di denti sia irrilevante. Anche gli animali accennano sorrisi in situazioni seppur diverse tra loro e così fanno i delfini. Questi cetacei così sociali e intelligenti, infatti, ridono.
Lo rivela un nuovo studio scientifico condotto dalle università di Pisa, Torino e Rennes e pubblicato nella rivista Cell Press iScience. La ricerca si è concentrata sui delfini tursiopi Tursiops truncatus, indagando sulle loro espressione facciali “a bocca aperta”.
Seguendo il comportamento di un gruppo di esemplari in cattività, i ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che i delfini tursiopi si scambiano sorrisi nei momenti di gioco. Sono stati registrati in tutto 1288 casi di “bocca aperta” nel corso di interazioni ludiche.
L’89% delle osservazioni è avvenuto in questo contesto e nel 33% delle volte il sorriso è stato ricambiato.
Nel corso del nostro studio non solo abbiamo osservato questa espressione facciale, ma abbiamo anche dimostrato che i delfini sono in grado replicarla infatti quando vedono la “risata” di un loro simile la ricambiano una volta su tre” spiega la professoressa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa, che ha coordinato il team di ricerca internazionale.
L’espressione è stata utilizzata in prevalenza quando i delfini vedevano un loro simile piuttosto che quando interagivano con gli umani o erano da soli. I delfini era propensi a ridere con i loro compagni.
I dati raccolti provano che anche i delfini utilizzano quindi questa espressione facciale per comunicare giocosità.
La bocca aperta rilassata, che si vede nei mammiferi, dai carnivori, ai primati, uomo incluso, è un segno universale di giocosità, che aiuta i giocatori a evitare che un gioco di lotta vada incontro a una escalation conflittuale” continua la dottoressa Palagi.
Si ritiene infatti che questa espressione possa essersi evoluta dall’azione del mordere senza però che vi fosse un contatto tra i singoli individui. Il comportamento è stato osservato anche in altri animali come, ad esempio, orsi e manguste.
Per quanto riguarda i delfini, è affascinante scoprire nuove curiosità e pratiche con intenti comunicativi, che però non appartengono all’ambito della comunicazione acustica. I principali studi si sono concentrati su quest’ultima, indagando su suoni e fischi adoperati dai delfini.
La comunicazione visiva porta con sé preziose informazioni che possono aiutare gli scienziati a migliorare le conoscenze su questa specie. Tuttavia, c’è da chiedersi come la comunicazione visiva avvenga natura, in un habitat in cui i delfini sono liberi di esprimersi senza catene o addestramenti.
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Fonte: Cell Press iScience
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