Strappato dall'Africa nel 1975, il gorilla Riù vive da sempre in cattività ed è l'unico gorilla italiano a essere rinchiuso in uno zoo, in un recinto vetrato. Da 15 anni vive in solitudine. E' ora di concedergli la libertà che non ha mai conosciuto, firmiamo la petizione per liberarlo
Si chiama Riù ed è l’unico e ultimo gorilla in cattività d’Italia, prigioniero prima di un circo e poi di uno zoo. In quest’ultimo è stato rinchiuso quasi 30 anni fa e da 15 è totalmente solo.
La sua triste storia inizia nel 1975 quando assieme a un altro cucciolo di gorilla di nome Pedro fu strappato dalla sua famiglia e dal suo habitat in Kenya per essere venduto al Circo Medrano. Dal 1994 entrambi i gorilla hanno lasciato il tendone del circo, condannato anni avanti per maltrattamenti sugli animali, e sono stati trasferiti nei recinti dello Zoosafari di Fasano, Puglia.
Nel 2008 il gorilla Pedro è morto e da allora Riù vive in completa solitudine sotto gli sguardi felici dei visitatori dello zoo. Qui è considerato “il più grande VIP dello Zoosafari di Fasano” come la struttura stessa scrive sui suoi canali, sottolineando come Riù non sia affatto un ergastolano bensì un “vero fratello, da ospite d’onore, da padrone assoluto e Sovrano del suo piccolo Regno fasanese!”.
Tante lodi e splendide parole che, però, nel concreto non cambiano affatto la sua condizione (e detenzione a vita). Nel 2019, prima di alcuni interventi di ampliamento della sua area millantati dalla direzione dello Zoosafari, queste erano le giornate di Riù e questo il suo recinto vetrato. Oggi, in sostanza, è cambiato poco e niente.
LA SOLITUDINE DI RIÙRiù, prigioniero allo zoo safari di Fasano. Catturato in Kenia insieme a suo fratello Pedro nel 1975, acquistati entrambi dal circo Medrano che li esibiscono durante gli spettacoli. I due condividono la prigionia, ma nel 2008 Pedro si ammala e muore. Ora Riù è detenuto a Fasano, il suo mondo è un recinto di circa 150 metri quadrati circondato da un profondo fossato e alti muri di cemento. Perchè negli zoo le gabbie ci sono, ma non si devono vedere. Tre dei quattro alberi presenti sono elettrificati per evitare che Riù possa danneggiare le scenografie. Tutto attorno a lui è finzione. Un grande cartello recita "non date da mangiare al gorilla", ma la gente lo fa lo stesso, così Riù mangia tutto il giorno quel che gli lanciano i turisti.Riù è stressato, sprofondato in un abisso di solitudine.Nella sua cella è stato montato un televisore: quando scorrono le immagini di animali selvatici e foreste, Riù è rapito, non distoglie lo sguardo da quello che era il suo mondo e forse ricorda ancora la sua vita da individuo libero. Gli zoo parlano di conservazione, educazione, ricerca. Ma questo è business, creato da persone che si sono fatte ben pochi scrupoli ad acquistare un individuo strappato alla sua famiglia per esibirlo e poi rinchiuderlo in un recinto in completa solitudine, mostrato a visitatori convinti, magari, di provare rispetto per coloro che contribuiscono a imprigionare acquistando un biglietto. Trovare una compagna per Riù? Lo spazio è troppo piccolo, impossibile detenere due gorilla. Spostare Riù? Nel 2015 il Ministero dell'Ambiente si è interessato al suo caso e ha dichiarato: “Ci sarebbero due gorille, a Copenhagen, che potrebbero accoppiarsi con lui ma non lì dov’è perché ci sono enormi problemi di spazi. Bisognerebbe che per il bene di questo gorilla lo si lasciasse andare ma la proprietà non vuole saperne”.A Fasano sono rinchiusi anche due orsi polari, costretti alle torride temperature della Puglia (https://bit.ly/2K6T9Fb).#LIBERTÀPERRIÙPagina dello zoo: https://www.facebook.com/zoosafarifasano/Video: https://bit.ly/2G1b5Nphttps://bit.ly/2CZUdVx
Posted by Basta delfinari on Friday, April 5, 2019
Per questo l’associazione Meta Parma ha lanciato una petizione, chiedendo allo Zoosafari di liberare Riù dalla sua gabbia di vetro e cederlo a un luogo più consono per il primate.
Riù è un gorilla, non una star da tenere in vetrina, e reclamiamo il suo diritto di poter essere felice, almeno per gli ultimi anni della sua vita. Libertà per Riù! scrivono infuriati gli animalisti nel testo della petizione.
Non è questo l’ambiente in cui dovrebbe vivere Riù come nessun altro essere vivente. Ricordiamo che nella stessa struttura sono detenuti tantissimi altri animali. Tra questi vi sono anche due orsi polari, la cui pena è inaudita. (Leggi anche: La straziante condizione degli orsi polari allo zoo di Fasano con temperature fino a 40°C)
Puoi firmare la petizione QUI e unirti alla richiesta di una vita più dignitosa per il povero gorilla Riù.
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