Record di nidi di tartarughe marine sulle spiagge della Florida: “mai visti così tanti”

Quest’anno in Florida e in altre zone degli Stati Uniti sono state rilevate nidificazioni record di tartarughe marine, ma le difficoltà rimangono enormi

Negli ultimi mesi migliaia di tartarughe marine si sono spostate faticosamente dall’oceano alle spiagge statunitensi per deporre le uova. Quest’anno, infatti, si sono registrate nidificazioni record in Florida e altrove, nonostante la crescente preoccupazione per le minacce del cambiamento climatico.

In Florida, le statistiche preliminari per il 2023 dello Stato mostrano più di 133.840 nidi di tartaruga, superando il record stabilito nel 2016. Lo stesso vale per le tartarughe verdi, dove la stima di almeno 76.500 nidi è ben al di sopra del precedente record stabilito nel 2017.

Un numero elevato di nidi di tartaruga marina è stato registrato anche in South Carolina, Alabama, North Carolina e Georgia, anche se non tutti hanno stabilito record come la Florida, dove Justin Perrault, vicepresidente della ricerca del Loggerhead Marinelife Center di Juno Beach, ha dichiarato che il numero di nidi è davvero impressionante quest’anno.

“Ci sono più nidi di quanti ne abbiamo mai visti prima sulle nostre spiagge” ha spiegato.

Le tartarughe devono affrontare tantissime minacce

Esistono sette specie di tartarughe marine: loggerhead, verde, leatherback, hawksbill, Kemp’s ridley, olive ridley e flatback. Tutte sono considerate in pericolo o minacciate. Le tartarughe vengono a riva nelle notti d’estate, scavando buche nella sabbia e depositando decine di uova prima di ricoprirle e tornare in mare.

Le spiagge della Florida sono uno dei più importanti incubatoi di tartarughe marine al mondo. Solo una tartaruga marina su 1.000 vive fino all’età adulta. Le tartarughe devono affrontare una miriade di minacce naturali, tra cui i predatori sulla terraferma e nell’oceano, l’interruzione dei nidi e l’impossibilità di raggiungere l’acqua dopo la schiusa.

Quest’anno, in un tratto della costa del Golfo della Florida in cui erano stati contati 75 nidi, la maggior parte è stata spazzata via dall’ondata dell’uragano Idalia in agosto. Carly Oakley, biologa senior per la conservazione delle tartarughe presso il Clearwater Marine Aquarium ha spiegato come sfortunatamente i nidi precedenti all’uragano Idalia sono andati quasi tutti perduti a causa delle alte maree e delle inondazioni sulle nostre isole barriera.

Le femmine di tartaruga generalmente depongono le uova in un ciclo triennale, che porta ad anni di nidificazione altalenanti. Il processo di nidificazione è molto faticoso e, in questa pausa, le femmine recuperano le energie per ripetere il processo.

Le sfide sono ancora maggiori con il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico si è aggiunto a queste sfide, riducendo le spiagge con l’innalzamento del livello del mare e causando tempeste tropicali più potenti. Secondo Oceana, un gruppo internazionale di conservazione, l’aria, l’acqua e la sabbia più calde e i cambiamenti nelle correnti oceaniche che le tartarughe utilizzano per migrare riducono le probabilità di sopravvivenza.

La temperatura della sabbia gioca un ruolo importante nel determinare il sesso delle tartarughe marine. In generale, le temperature più calde producono più tartarughe femmine e, secondo i ricercatori della Florida State University, le temperature della sabbia sono destinate ad aumentare drasticamente in tutto il mondo entro il 2100.

Il futuro è estremamente incerto

Secondo uno studio guidato dalla professoressa Mariana Fuentes della FSU e pubblicato di recente sulla rivista Global Change Biology, le tartarughe marine dovranno nidificare molto più tardi o molto prima di quanto non facciano attualmente per far fronte alle mutate condizioni ambientali.

Anche questo potrebbe non essere sufficiente per tutte le specie secondo Fuentes, che lavora presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Oceano e dell’Atmosfera della FSU. Le tartarughe si sono adattate a climi alterati nel corso di milioni di anni, ma i rapidi cambiamenti di oggi potrebbero avvenire troppo velocemente per consentire loro di evolversi.

Anche se cambiano i tempi di nidificazione, questo non sarà sufficiente a mantenere le temperature delle zone di nidificazione attuali. Le madri delle tartarughe marine devono già uscire dall’acqua per trovare un buon posto per nidificare, cosa che può essere difficile nelle zone in cui l’uomo ha costruito delle barriere. Alcune tartarughe fanno diversi tentativi, noti come falsi crawl, prima di trovare un luogo adatto.

Racoon, coyote e altri predatori fanno incursione nei nidi e i piccoli, una volta scavati, devono strisciare verso il mare prima di essere catturati da uccelli e altri animali. Le luci elettriche possono disorientarle, facendo sì che le tartarughe si dirigano nella direzione sbagliata sulla spiaggia invece di seguire la luce della luna e delle stelle. E quando le più fortunate iniziano a nuotare, i pesci affamati le attendono.

Michelle Pate, biologa del Dipartimento delle risorse naturali della Carolina del Sud, ha dichiarato che decine di migliaia di tartarughe non riescono a raggiungere l’acqua, anche se il numero di nidi è in aumento in gran parte del sud-est:

L’aumento dei nidi di tartaruga di quest’anno nasconde un futuro minaccioso per gli animali, per Perrault. Insomma, nonostante si sia assistendo a numeri record, la produzione di uova potrebbe non essere così elevata. Quindi in futuro, tra 20-30 anni, quando queste tartarughe torneranno a nidificare, potremmo non vedere i numeri record che stiamo vedendo ora.

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