Nel Lazio, tra le province di Roma e Viterbo, 12 pulcini di ghiandaia marina sono stati sottratti dalla natura da due bracconieri. Il tentativo di furto dei soggetti è stato arginato dai Carabinieri forestali mentre i uccelli migratori sono ora di nuovo in libertà
Erano stati rapiti dalla loro casa, dalle cassette-nido collocate a 5 metri di distanza dai tralicci dell’alta tensione. Così 12 giovanissimi esemplari di ghiandaia marina, Coracias garrulus, sono stati sottratti alla natura da cacciatori di frodo, fortunatamente colti sul fatto.
Ad intercettare il primo bracconiere è stato il Reparto Operativo Soarda dei Carabinieri forestali mentre questo stava commettendo il crimine tra Roma e Viterbo. Successivamente anche un suo complice è stato fermato dai militari. In suo possesso vi era un lodolaio, un piccolo falco. Il rapace verrà liberato appena possibile.
I pulcini di ghiandaia marina sono stati affidati alle cure del Centro recupero fauna LIPU di Roma, inanellati e restituiti già alle loro casette. Queste ultime sono state realizzate dall’associazione Ornis Italica nell’ambito del progetto “Ali e tralicci”. Non resta che sperare ora che i piccoli possano essere adottati dagli esemplari adulti.
La ghiandaia imitatrice è una splendida specie migratoria che nidifica nel nostro Paese in estate dopo aver compiuto un lunghissimo viaggio in direzione del continente africano. Proprio qui trascorrerà l’inverno. Gli esperti stimano che sul territorio italiano siano distribuite tra le 600 e le 1.000 coppie di ghiandaia marina.
Per quanto la sua popolazione sia in aumento grazie anche al suddetto progetto, i pericoli per questo uccello dai colori vivacissimi sono sempre in agguato.
Si tratta di una delle specie più colorate e attraenti il cui stato di conservazione è giudicato inadeguato a causa del degrado e della riduzione del suo habitat e classificata “Spec 2” dall’ultimo studio europeo “Birds in Europe 4”. Problemi ai quali si aggiunge il bracconaggio, a causa della bellezza del piumaggio” spiega la LIPU.
Proprio per il loro fascino i bracconieri come questi due soggetti vanno a caccia di ghiandaie marine, un danno immenso per la specie e per la biodiversità. Questa volta non è andata così, ma se non si fosse intervenuti per tempo, la storia di questi 12 pulcini non avrebbe avuto un epilogo felice.
Ringraziamo i Carabinieri forestali che hanno portato a termine con successo questa importante operazione. […] Un grazie anche ai nostri volontari e staff del centro recupero, sempre efficienti, dopo le cure fornite, nel riconsegnare alla natura quanto indebitamente sottratto” conclude la Lega Italiana Protezione Uccelli.
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Fonte: LIPU
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