Francesca Capozzi
@MBARI
Come i polpi e le seppie, i calamari sono creature marine dalle abilità sbalorditive, capaci di risolvere test cognitivi pensati per i bambini e si sono adattati a vivere in ambienti tra loro differenti e, diciamocelo, difficili. La specie Histioteuthis heteropsis, nota anche come strawberry squid – calamaro fragola per il suo colore rosso vivo, è tra queste.
È sorprendente osservare come questo calamaro si possa trovare a mezz’acqua nelle ore crepuscolari e tra i 200 e i 1000 metri di profondità durante il giorno. Ma lo è ancora di più se pensiamo che il cefalopode è in grado di vedere in entrambe le direzioni grazie a una “coppia di occhi perfetta“.
Così i ricercatori del MBARI, Monterey Bay Aquarium Research Institute, descrivono gli occhi del calamaro fragola. Perfetta non si riferisce però alle proporzioni quanto alla loro funzionalità. L’occhio destro è più piccolo e guarda verso il basso; il sinistro ha una dimensione notevole e punta invece verso l’alto. Ma come mai?
L’occhio destro cerca lampi di bioluminescenza prodotti da prede o predatori in agguato nelle acque più scure sottostanti. Il grande occhio sinistro guarda verso l’alto per individuare le ombre proiettate dalla preda nelle acque scarsamente illuminate lì sopra.
La forma tubolare dell’occhio aiuta il calamaro a raccogliere quanta più luce possibile. Spesso questo occhio ha una lente gialla per vedere attraverso il camuffamento luminescente della sua preda, spiegano gli studiosi del centro di ricerca.
Ci sarebbero poi i fotofori, piccoli organi che producono luce (il fenomeno della bioluminescenza), grazie ai quali il Histioteuthis heteropsis si camufferebbe tra le profondità marine, mimetizzandosi al meglio delle sue capacità. Per mezzo di queste caratteristiche, il calamaro fragola si sarebbe adattato straordinariamente in questi ambienti, cacciando le sue prede e sopravvivendo agli attacchi degli altri predatori delle acque.
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Fonte: MBARI
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