Quasi 200 cetacei spiaggiati in Italia da inizio 2023 (e la colpa è delle attività umane): i dati scioccanti

193 cetacei spiaggiati: sono questi i numeri impietosi sulle nostre coste, in particolare perché gli esemplari si sono impigliati nelle reti dei pescherecci. Un fenomeno per cui l’Italia non fa abbastanza

Dall’inizio del 2023 ad oggi un dato drammatico ci dovrebbe far riflettere: quasi 200 cetacei (194 per la precisione) si sono spiaggiati in Italia. Numeri che rappresentano un tragico segnale della minaccia che questi magnifici mammiferi marini affrontano nelle acque italiane.

La maggior parte delle vittime sono delfini, come i tursiopi e le stenelle striate e molti di loro perdono la vita a causa delle reti da pesca. Questo fenomeno mette in evidenza la necessità urgente di adottare misure concrete per proteggere i cetacei e preservare la biodiversità marina.

Purtroppo questi numeri sono dunque colpa nostra dato che a farla da padrona per le morti dei cetacei ci sono le interazioni con le attività umane. I delfini sono infatti noti per inseguire i pescherecci per catturare i pesci che ci sono nelle reti, ma finiscono per rimanere intrappolati o soffocati dalle stesse reti. Questo “impigliamento laringeo” rappresenta una delle principali cause di morte prematura per i cetacei.

Come si può fermare questa mattanza

L’Italia è stata recentemente messa sotto accusa dall’Unione Europea per non aver introdotto misure adeguate per prevenire le catture accidentali di cetacei. La lettera di messa in mora inviata dall’UE apre la possibilità di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per non aver rispettato la Direttiva Habitat, che mira a proteggere la biodiversità e gli ecosistemi marini.

Il progetto europeo LIFE DELFI è impegnato nella conservazione dei cetacei e ha contribuito a evidenziare l’urgenza della situazione, pubblicando questi dati. Secondo quanto raccolto, nel corso degli ultimi 15 mesi si sono spiaggiati 194 cetacei lungo le coste italiane di cui 157 nel 2023 e 37 tra gennaio e marzo del 2024.

Nel 2023 sono stati coinvolti 73 tursiopi, ovvero grossi delfini che vivono principalmente a ridosso della costa, e 51 stenelle striate che vivono più a largo, spesso in grandissimi gruppi sociali. Sono note per le loro doti acrobatiche e spesso regalano spettacolo durante il whale watching.

Il coordinatore di LIFE DELFI, Alessandro Lucchetti, ha sottolineato l’importanza di agire per contrastare questo fenomeno. Lo si può fare l’introduzione di nuovi dispositivi tecnologici, come dissuasori acustici interattivi basati sull’intelligenza artificiale, si spera di ridurre il numero di catture accidentali e salvare la vita di molti cetacei, ponendo fine alla mattanza dei cetacei nei nostri mari.

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Fonte: CNR life delfi

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