Così si sta cercando di proteggere l’orso bruno marsicano dagli investimenti (grazie a nuovi dissuasori)

Per salvare dall’estinzione l’orso bruno marsicano si stanno installando di nuovi dissuasori lungo le strade abruzzesi con l’obiettivo di evitare gli investimenti che causano la morte di molti orsi  

L’orso bruno marsicano è una sottospecie a rischio critico di estinzione a causa delle tante minacce che lo affliggono. Per cercare di salvare questi esemplari si stanno installando nuovi dissuasori lungo le strade abruzzesi nel tentativo di raddoppiare la popolazione di orsi marsicani nell’Appennino centrale, attualmente stimata tra 50 e 60 individui.

L’obiettivo dei dissuasori acustici e visivi è quello di avvertire gli orsi del pericolo rappresentato dal passaggio dei veicoli, riducendo così il rischio di investimenti stradali che, negli ultimi 50 anni, hanno causato la morte di ben 14 orsi. Questi incidenti rappresentano un grave problema per una popolazione così limitata, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa di questa specie unica.

Ad oggi sono più di 80 i km di strada messe in sicurezza. Parallelamente all’installazione dei dissuasori stradali, il WWF sta promuovendo altre azioni di prevenzione, come la distribuzione di recinti elettrificati agli apicoltori ed allevatori per scoraggiare le incursioni degli orsi nelle aree produttive. Queste misure sono fondamentali per proteggere sia gli orsi che le comunità locali, preservando l’equilibrio tra conservazione della natura e attività umane.

Il murales di Lucamaleonte

Ma l’iniziativa di sensibilizzazione non si limita alle sole azioni sul campo, andando a coinvolgere anche la sfera dell’arte urbana. Parliamo della realizzazione di un murales dedicato all’orso a Anversa degli Abruzzi, presso l’Oasi WWF Gole del Sagittario.

Questo visual, creato dall’artista Lucamaleonte, si inserisce in un più ampio programma di informazione e sensibilizzazione sulla fragile situazione dell’orso marsicano e sull’importanza della sua conservazione.

L’area riveste infatti una cruciale importanza per la connettività della biodiversità appenninica, trovandosi nel cuore del sistema delle grandi Aree Protette tra il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Regionale Sirente Velino.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook